In Abruzzo il turismo è sempre all’anno zero, ma stavola a dirlo è il CRESA


Pescara – OFFERTA TURISTICA NULLA, REGIONE SCONOSCIUTA AL DI FUORI DEI SUOI CONFINI – Da sempre molti – tra i quali noi – lo scrivono e lo ribadiscono: il turismo abruzzese è all’anno zero, sono solo stati sperperati milioni in pubblicità inutile per favorire mass media locali, e in viaggi di politici di qua e di là, senza costrutto e senza ritorni utili. Due domande: qualcuno fuori dalla città sa cos’è la Perdonanza aquilana? Perchè in tv si parla per settimane del jazz in Umbria e mai del jazz in Abruzzo? Nelle cronache balneari o sciistiche, i tg dedicano mai uno dei loro servizi al turismo abruzzese? Zero più zero, ha sempre dato zero… Il turismo non esiste da queste parti.
Ora c’è qualcuno che conferma. Ma forse la situazione si sarebbe dovuta esaminare e affrontare da anni, parlando chiaramente.
“L’Abruzzo e’ sconosciuto al di fuori dei propri confini”, dove la nostra offerta turistica e’ davvero all’”anno zero”. Perche’, come ha illustrato il direttore del Cresa, Francesco Prosperococco, intervenendo questa mattina a Pescara, al convegno dal titolo “Il turismo risorsa fondamentale per la crescita dell’Abruzzo”, in corso di svolgimento alle Torri Camuzzi ed organizzata dalla Cna Abruzzo, i numeri sono freddi nella loro semplicita’: “Nel 2013 nella nostra regione gli stranieri hanno rappresentato appena il 12,5% degli arrivi e il 14% delle presenze. Contro una media nazionale del 47% circa”. Il direttore dell’istituto di ricerca delle Camere di commercio abruzzesi ha indicato nel 2009, anno del terribile sisma che ha colpito l’Abruzzo e l’Aquilano in particolare, la data di svolta, ovviamente in negativo, rispetto a una lenta ma costante crescita degli anni precedenti: “Un colpo durissimo, amplificato dall’effetto mediatico sul terremoto, da cui non siamo piu’ riusciti a riprenderci”. Valutazione confermata dai dati: se nel 2008 le presenze turistiche totali, in Abruzzo, superavano i 7,5 milioni, nel 2013 sono scese a poco sopra i 6,9 milioni. Prosperococco, che ha ricordato “come lo sforzo dei prossimi anni debba essere indirizzato verso una programmazione non di breve periodo, ma a medio e lungo termine”, ha illustrato una ricerca sull’andamento turistico abruzzese realizzata nel 2013, su un campione rappresentativo delle diverse realta’ turistiche regionali: costa, collina, montagna. Ricerca che ha messo a fuoco, in particolare, stima del fatturato, delle presenze nelle strutture ricettive tradizionali, sull’andamento delle presenze nelle seconde case, del rapporto tra web e offerta turistica. Un quadro, in estrema sintesi, che vede anche un giudizio positivo, espresso sulle diverse realta’, da parte dei turisti presenti in Abruzzo. Nella sua relazione introduttiva, dopo il saluto del presidente regionale della Cna, Italo Lupo e dell’assessore al Turismo del Comune di Montesilvano, Paolo Cilli, il responsabile regionale di Cna Turismo, Cristiano Tomei, ha chiesto alla Regione “la convocazione al piu’ presto di un tavolo tecnico, aperto agli operatori del settore, per programmare la prossima stagione turistica, che deve segnare la riscossa abruzzese, passando sotto la lente d’ingrandimento le criticita’ del settore”, ed ha sottolineato come “l’Abruzzo abbia tutte le qualita’ per poter attrarre nuove presenze turistiche; ma le imprese, da sole, soprattutto dopo il bilancio quasi fallimentare della stagione estiva appena conclusa, non ce la facciano a reggere piu’ da sole il confronto. Occorre il sostegno istituzionale non solo nei momenti di difficolta’, ma per programmare tutta la nostra offerta”.


09 Ottobre 2014

Categoria : Turismo
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