Progetto CASE o grande inganno svelato?
L’Aquila – INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELLA SENATRICE PEZZOPANE – “Leggo in questi giorni strane dichiarazioni di esponenti politici di quel governo che volle a tutti i costi il progetto CASE a L’Aquila e disse no alla tassa di scopo, mentre tacciono su questo allucinante scandalo dei balconi. Piuttosto che pontificare su nuovi commissari, artefici dei disastri che tutti conosciamo, si mettano una mano sulla coscienza e chiedano scusa”. Lo dice la senatrice Stefania Pezzopane, che sulla vicenda del crollo e del sequestro dei balconi del progetto CASE di L’Aquila ha presentato un’interrogazione al governo.
“Il grande inganno è definitivamente svelato – prosegue la senatrice – Dopo il caso degli isolatori antisismici, che tali non erano e dei MAP scadenti ed evacuati, l’ultimo colpo di scena dei balconi pericolanti svela il peccato originale della ricostruzione a L’Aquila.
Spacciata per grande miracolo, in realtà quella del progetto CASE rischia di essere un grande truffa, di cui tutti gli italiani dovrebbero indignarsi. Ottocento balconi sequestrati, perché costruiti con materiale scadente, sono stati sigillati e adesso alcuni saranno addirittura demoliti. È una vergogna. L’Aquila è stata abbandonata a se stessa. Sono le famiglie che ne pagano le più dure conseguenze e che devono affrontare un’altra dura prova di nervi. Dopo sei anni di disagi continui, ci mancava solo l’esperienza di essere sigillati in casa. Non è certo pensabile che il Comune dell’Aquila possa fare da parafulmine a questo stato di cose. È stato lasciato solo a gestire questo carrozzone immobiliare, su cui alcuni hanno speculato. Ma dove sono le ditte che hanno costruito il progetto CASE? Spesso fallite o in liquidazione. Dove sono quelli che hanno collaudato le opere e le hanno dirette? Credo sia bene che la stessa Protezione Civile, che ha gestito tutte le operazioni del progetto CASE, produca una informativa dettagliata al governo. Perciò chiedo al governo- conclude la senatrice- di sapere dalla Protezione Civile chi sono i responsabili e se non sia il caso di affrontare col Comune questa situazione”.
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