L’abusivismo dilaga nei centri estetici
Pescara – MOLTI LO ACCETTANO O LO CERCANO PER SPENDERE DI MENO – (Foto: uno dei prodotti cosmetici più di moda e più imposti dalla pubblicità , l’olio di argan) - Quello del benessere e della cura estetica della persona e’ un settore nel quale l’abusivismo molto diffuso. Risulta a molti utenti, che accettano sia il “nero” nei pagamenti, ma neppure sono interessati a sapere che tutto è in regola nelle professionalità . Anzi, molti giovani ignorano persino che esistano delle leggi, delle regole, e dei titoli professionali, e degli obblighi fiscali. Forse ignorano anche di essere al mondo, chi sa… Importante è illudersi di essere belli e accettati dal gruppo, per esere subito sotto gli occhi altrui sui social network. Un mondo storto e un po’ imbecille di cui portiano la colpa gli adulti e non i ragazzi.
Confartigianato chiede alle Istituzioni e al Comune di prendere coscienza di questa realta’ e attivare subito un tavolo di concertazione con le forze dell’ordine e la prefettura, per dare un segno forte alla collettivita’. Benessere e cura dell’estetica – afferma l’associazione in una nota – necessitano di personale qualificato, apparecchiature specifiche e approvate dai competenti organismi di controllo e di luoghi idonei, che rispettino la normativa igienica e sanitaria.
Chi opera in un centro di estetica e di benessere dev’essere altamente qualificato, eppure non mancano persone senza scrupolo, che esercitano senza le necessarie autorizzazioni e privi dei minimi requisiti di legge. La crisi economica fa crescere il fenomeno, perche’ da una parte c’e’ il consumatore, che si fa facilmente persuadere dal costo molto basso dei trattamenti e dall’altra c’e’ chi chiude l’attivita’ o addirittura chi s’improvvisa estetista o titolare di un centro benessere, pensando ad un’attivita’ che appare ingannevolmente semplice e redditizia.
Confartigianato Benessere – si legge nella nota – ha promosso numerose campagne informative per promuovere servizi di qualita’ e per combattere il fenomeno dell’abusivismo, stringendo efficace collaborazione con le competenti autorita’ attraverso il Protocollo firmato nel 2011. Nonostante le intese e i controlli, l’abusivismo e’ ancora difficile da cancellare, pertanto da Confartigianato Pescara chiede un segnale forte all”Amministrazione Comunale per l’istituzione di un tavolo di concertazione che, periodicamente, verifichi l’attivita’ di controllo sul territorio e l’applicazione delle sanzioni e che concorra nell’organizzazione di campagne istituzionali di sensibilizzazione dell’utenza nei confronti dei gravi rischi derivanti da trattamenti effettuati da soggetti non qualificati, con applicazione di prodotti di dubbia qualita’ ed in locali privi dei prescritti requisiti di igiene e sicurezza. Confartigianato Pescara chiede anche inoltre, pur nella consapevolezza del momento difficile, di rendere meno complicata la vita degl’imprenditori del settore in regola, favorendo la semplificazione degli adempimenti burocratici, la diminuzione della pressione fiscale e ogni iniziativa che sara’ ritenuta valida per dar loro piu’ forza nel difendersi dagli attacchi di concorrenti sleali che inquinano il mercato.
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