Gli Alpini della B.T. tornano sulla Maiella
L’Aquila – (Foto: il nono reggimento della Brigata) – Oltre 200 alpini del 9° Reggimento della Brigata Taurinense hanno condotto tre settimane di addestramento al movimento in montagna, in diverse zone dell’Appennino abruzzese completando le attivita’ piu’ significative nel parco della Majella. Per molti giovani alpini, appena arruolati, e’ stata la prima esperienza in assoluto sui sentieri appenninici, con marce di difficolta’ progressiva e in assetto regolamentare con arma e zaino affardellato.
Il programma delle escursioni – momento formativo essenziale per le unita’ di specialita’ alpina – ha compreso 6 ascensioni – ha toccato vette intorno ai 2800 metri – 4 scavalcamenti di colle, 4 marce notturne e 14 pernotti in quota, oltre a 2 itinerari su vie ferrate. Lo sviluppo lineare complessivo del movimento in montagna e’ stato di 160 km, con 12000 metri di dislivello da superare. Per il 9° Reggimento, comandato dal Colonnello Massimo Iacobucci, si e’ trattato di un gradito ritorno, dopo oltre un decennio, sulle vette della Majella. Numerose le localita’ dove gli uomini e le donne del 9° hanno costituito le proprie basi dalle quali partire in marcia: gli accampamenti della 93^ compagnia “fai strada” e della 108^ compagnia “a zump de camosce” in successione sono stati allestiti nei territori di Campo di Giove, Passo San Leonardo e Pacentro, mentre il comando di Reggimento ha costituito il proprio centro decisionale nelle suggestive aree del parco della Majella. Tra le ascensioni piu’ importanti figurano il monte Mileto (quota 2793), il monte Tavola Rotonda(q. 2403), il monte Amaro (q. 2796) ed il monte Morrone (q. 2061) quest’ultima quota conquistata dopo un passaggio suggestivo sul versante dominato dall’eremo di Celestino V. La sicurezza e’ stata fornita da 2 squadre di soccorso costituite da istruttori militari di alpinismo, le sale operative delle basi hanno avuto la possibilita’ di tracciare in tempo reale le posizioni delle compagnie in marcia mediante l’integrazione GPS-radio, garantendo al comando del Reggimento rischierato il controllo istantaneo delle attivita’ addestrative e logistiche. Per il 9° alpini, il campo marciante appena concluso ha rappresentato non solo un momento addestrativo peculiare ed importantissimo, ma oltremodo l’occasione per rivivere con i numerosi gruppi ANA della zona le tradizioni della storia degli alpini abruzzesi e di onorare i numerosi caduti con le stellette che sui pendii della Majella parteciparono alla liberazione d’Italia alla fine seconda guerra mondiale.
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