L’Enel deturpa San Giovanni in Venere
Fossacesia – IL SINDACO CHIEDE LO SPOSTAMENTO DI UNA CABINA ELETTRICA CHE NON AVREEBBE MAI DOVUTO COMPARIRE – Certo ingegneri e dirigenti dell’Enel non debbono possedere una grande cultura nè un senso estetico sviluppato, per il rispetto delle opere d’arte, i monumenti, chiese e abbazie, neppure quando sono straordinariamente belle come quella di San Giovanni in Venere. Nè, del resto, debbono essere particolarmente attenti le autorità che tutelano le belle arti e neppure gli amministratori comunaliu. Insomma, chiunque faccia dell’Italia ciò che vuole, tanto nessuno se ne accorge o alza un dito.
Non deve pensarla così il sindaco Di Giuseppantonio, il quale ha scritto all’Enel chiedendo la rimozione della cabina elettrica ubicata davanti all’abbazia di San Giovanni in Venere, considerato l’impatto negativo sull’area monumentale e le risorse finanziarie che sono state investite in questi anni dai ministeri, dalla regione e dagli stessi enti locali come Provincia e Comune per migliorare e valorizzare un contesto di notevole pregio.
Bisognerebbe chiedersi anche chi consentì la realizzazione del manufatto e chi fece finta di nulla per tanto tempo…
“Confido che l’Enel intervenga per spostare la cabina di trasformazione – conclude il sindaco Di Giuseppantonio – Il Comune da parte sua mette a disposizione un’altra area di proprieta’ a circa 20 metri dalla posizione attuale. La cura del patrimonio comune richiede attenzione e nell’ottica del miglioramento dobbiamo trovare soluzioni in un clima di sana collaborazione”.
Non c'è ancora nessun commento.