Delitto Intermesoli, raccolti elementi
Pietracamela – NEL BORGO CHE CONTA SOLO 37 ABITANTI NESSUNO HA VISTO O SENTITO NULLA? – Le puntigliose ricerche e ispezioni degli specialisti del reparto carabinieri RIS (investigazioni scientiche) avrebbero fruttato molti elementi ritenuti utili alle indagini, come anche le dichiarazioni di diverse persone.
L’assassino a Intermesoli di Pietracamela del pensionato Renato Bellisari di 77 anni, ex emigrato in Canada, potrebbe aver lasciato tracce come impronte, piccoli oggetti e qualche resto rilevante. GTipo capelli, pezzetti di pelle: le solite cose che le investigazioni scientifiche, oggi, utilizzano spesso (Ima non sempre) per trovare gli assassini. Naturalmente tutto va esaminato, e qualche risultato si avrà fra settimane. Oppure si avranno risultati inutili, come è capitato in altri delitti. Il grosso dell’attivita’ si e’ concentrato tra la cucina e l’ ingresso.
Si può dire che la porta non è stata forzata e la casa non è stata rovistata. Mancherebbero dei soldi, che forse il pensionato aveva addosso. Chi è entrato e ha ucciso l’uomo a sprangate, sette feroci colpi alla testa, ha avuto un litigio con lui? Chi frequentava il Bellisari, e chi aveva conosciuto durante la sua vacanza a Tortoreto? La morte di Renato Bellisari è avvenuta tra giovedi’ e venerdi’ scorso. L’uomo ha avuto sicuramente un litigio con chi era in casa sua, quindi urla e trambusto, ma nessuno ha sentito: c’era un temporale, e, del resto, Interemesoli conta solo 37 abitanti, che occupano case sparse tra case vuote. Facile che nessuno abbia sentito o visto nulla. Naturalmente, nel minuscolo paese del Gran Sasso non c’è mai stato alcun episodio di violenza, tanto meno un delitto: la poca gente che c’è è esterrefatta e incredula.
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