Consiglio comunale: gazzarra e vergogna
San Giovanni Teatino – UN CONSIGLIERE PARAGONA I SUOI AVVERSARI AI TAGLIATORI DI TESTE DELL’ISIS – (di Stefano Leone – foto di Massimo Leone) – Vergognoso. Vergognoso e ripugnante. Si potrebbe usare l’intero vocabolario dei sinonimi per descrivere ciò che è accaduto nel Consiglio comunale di San Giovanni Teatino di ieri, 26 settembre 2014. Iniziato nel tardo pomeriggio, la seduta è andata avanti fino a tarda sera ma è stata una gazarra incivile, brutale, nauseabonda e turpiloquiante. Nessuno, neanche gli stessi partecipanti di maggioranza e opposizione, (lo hanno dichiarato), hanno capito di cosa stessero parlando. La platea, piuttosto numerosa, (molti erano diretti interessati alla discussione del primo punto all’ordine del giorno), ha assistito annichilita.
La verità è che, anche frange di pubblico, non sono esenti da responsabilità. Qualche facinoroso, si è più volte alzato dalla platea per inveire a voce alta e con fare aggressivo e minaccioso, (verso un consigliere in particolare, con eloquenti gesti accompagnati da mimica inconfutabile, gli comunicava che lo avrebbe rincontrato fuori!!!). Il primo punto all’ordine del giorno era la discussione sul riassetto di cariche e nomine in seno alla Scuola Civica Musicale. E’ una partecipata del Comune, istituita per promuovere la cultura musicale sul territorio e consentire la fruizione qualificato insegnamento musicale anche a coloro che, per ragioni di tempo, di età o economiche non possono rivolgersi a strutture statali né all’insegnamento privato. Su questo si sono attorcigliati maggioranza e opposizione. Codici e codicilli, articoli e burocratese, frasi e concetti incomprensibili e lontani dalla gente, il tutto mentre chi parlava veniva sovrastato dalla fazione opposta in un ignobile gioco del “chi grida più forte ha ragione”. Tutto per la sovranità di chi voleva restassero alcune figure, mentre altri avrebbero voluto esautorarle. La verità è che, l’argomento in discussione, ha fatto venire a galla “ruggini e vecchi merletti” fra i vari componenti il Consiglio. Ma si è esagerato.
Un tutti contro tutti con urla, improperi, offese, turpiloquio accompagnato da gesti eloquenti; il Presidente del Consiglio, Nicola Tumini si è lasciato sfuggire di mano la conduzione della seduta; il Sindaco, Luciano Marinucci, notoriamente persona garbata e a modo, ha dovuto fare il gendarme, più volte intervenuto, anche fisicamente, per trattenere qualche Consigliere più esagitato degli altri. In aula consiliare, due agenti di Polizia Municipale che, nonostante l’impegno, hanno forse consentito oltre il dovuto non assumendo un atteggiamento più autoritario e censorio. Uno dei momenti più triste, volgare, vergognoso, purulento come una cancrena, è stato quando un Consigliere, nell’argomentare l’atteggiamento dei suoi avversari, li ha paragonati ai tagliatori di teste dell’Isis.
E’ stato un momento che ha fatto indignare anche il sobrio e diplomatico Sindaco Marinucci il quale, presa la parola, ha invitato il Consigliere ad usare le parole con attenzione e moderazione. La sala tutta, si è silenziata, allorquando, tirato per la giacchetta, il Segretario comunale, Jean Dominique Di Felice, ha sottolineato, con tono pacato ma fermo ed intransigente, la sua terzietà nel dibattito, (dibattito politico?), ribadendo di essere, egli, un organo tecnico e non politico. Ma i fuochi della sciatteria comportamentale sono ripresi da li a poco e continuati fino al termine. Ovviamente oggi, “the day after”, nessuna voce dalla sede del Municipio, nessun comunicato, silenzio assordante. Certo è che, quello a cui si è assistito ieri sera è stato quanto di più becero, sciatto, vergognoso e triste a cui un’assise civica possa dare atto. Da un parcheggio affollato esce un’auto. Manovrate per prendere posto ma qualcuno vi sfreccia davanti e occupa. Obiettate educatamente ma vi sentite rispondere: c’era prima lei, e con questo? O fate a cazzotti o abbozzate, una soluzione civile è esclusa. È una metafora di ciò che si è visto ieri sera.
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