Belle di giorno e di notte, ma in rete
(Immagine: affresco a Pompei, di quelli che una volta si nascondevano ai turisti: un lupanare dei tanti che esistevano) – Stiamo leggendo un libro di uno storico inglese che attribuisce a Machiavelli racconti e confessioni sul suo mondo, sulla sua Firenze libertina e godereccia, città in cui – come in tutte le altre all’epoca, ma anche prima e dopo – cortigiane di alto bordo e prostitute di ogni età (dai 12 anni in su) pullulavano. Anzi, erano presenti e corteggiate in tutte le feste e i balli nei palazzi signorili, per desiderio dei signori e dei potenti, a cominciare dai Medici.
Le prostitute – sovente di casa anche nei palazzi vaticani – erano il fior fiore della società , e tutti le conoscevano e cercavano. Oggi l’antico mestiere del vendersi per denaro è confinato e biasimato, ma non certo scomparso. La vicenda di Avezzano (giro di bellezze a pagamento per migliaia di … ricercatori) ci dice che la sola differenza tra oggi e i secoli precedenti, è il metodo di promozione. Fino a ieri giornalini espliciti con immagini diciamo della merce e telefoni. Oggi bacheche specializzate su Internet, in cui cercare la ragazza e prendere appuntamento on line. Ampia la vetrina pubblicitaria. A colori e senza veli, tutto in vista, forse persino offerte speciali e sconti a scadenza. Belle di giorno, di notte e in rete. Un click e ti togli lo sfizio, in accoglienti camere in penombra. Potrai anche suggerire all’amico, sussurrando, le prelibatezze e le specialità erotiche di una certa etèra. Qualche volta arriva la legge e arresta, più spesso bastano 50 euro a chiudere la faccenda. Mai nulla di nuovo al Sole. Che mondo, diceva il mai dimenticato Libero, mitico personaggio aquilano.
Non c'è ancora nessun commento.