Ottava edizione del “Tratturo Magno”
Pescara – L’AQUILA NON RIUSCI’ NELLE INIZIATIVE SULLA TRANSUMANZA, PESCARA CE L’HA FATTA – (Immagine: la mappa dei tratturi storici in Abruzzo, alcuni tracciati da oltre 2.000 anni) - Ciò che, come molto spesso le capita, L’Aquila non ha saputo fare per valorizzare tratturi e transumanza, riesce a Pescara. I tratturi sono patrimonio e tradizione soprattutto delle aree montane interne e dell’Aquilano, il capoluogo inventò anni fa iniziative e programmi culturali sull’argomento, prendendo contatti anche con Foggia e il suo territorio: i pastori andavano, infatti, dalle montagne aquilane alla Puglia all’inizio dell’autunno. Le iniziative aquilane finirono in nulla di fatto, e ancora una volta lo spunto culturale naufragò.
I tratturi e la civilta’ della transumanza sono candidati a diventare patrimonio dell’Unesco per iniziativa di diversi Gal italiani ed europei nell’ambito di un progetto di cooperazione transnazionale. La notizia e’ emersa, questa mattina, a Pescara, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione della manifestazione “Tratturo Magno”.
Evento che consentira’ di ripercorrere l’antico tracciato di 244 chilometri del piu’ importante dei cinque tratturi regi che solcano le regioni Abruzzo, Molise e Puglia. “Guardare al futuro con speranza in un settore primario come l’agricoltura significa anche tenere presente il notevole patrimonio storico e culturale del nostro passato. Per questo, come Regione, sosterremo con forza questa prestigiosa candidatura”. Lo ha sottolineato l’assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe. “Un tempo il tratturo veniva utilizzato solo per il passaggio delle greggi – ha ricordato l’assessore – adesso, invece, e’ il momento di creare le condizioni perche’ quelle straordinarie ‘autostrade’ naturali di quasi duecento metri di larghezza si trasformino per i territori interessati, ma non solo, in importanti occasioni di sviluppo economico attraverso la promozione turistica e la valorizzazione di queste importantri espressioni del nostro patrimonio culturale e storico”. L’assessore ha ricordato, inoltre, la scelta di ricostituire un ufficio regionale che si sta occupa del riordino del demanio armentizio ed ha annunciato che “il prossimo PSR, ormai in via di definizione, conterra’ linee specifiche di finanziamento per questo particolare settore della nostra agricoltura”.
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