La deflazione rovina migliaia di aziende
AGRICOLTURA, CRESCE LA SFIDUCIA – (Foto: distese coltivate nel Fucino) – Ai coltivatori già da prima della crisi i loro prodotti venivano pagati una miseria, per poi finire sui banchi di vendita a prezzi esagerati. Grandi e vergognose speculazioni che arricchiscono molti, ma non i contadini. Il fenomeno, che nessuno ha mai voluto approfondire e combattere, riguarda tutta Italia e in particolare alcune zone a forte vocazione agricola, come il Fucino abruzzese e aree della costa adriatica.
Oggi tutto si aggrava, anzichè migliorare.
La deflazione nelle campagne, che ha fatto crollare i prezzi pagati alle imprese agricole del 5% con punte del 17% per la frutta, e’ responsabile del clima di sfiducia che si respira nelle nostre zone agricole. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati dell’Istat sulla fiducia delle imprese a settembre. La crisi sta alimentando una spirale negativa tra consumi e deflazione che – rileva Coldiretti – sta mettendo a rischio le imprese e la spesa dei consumatori. I prezzi pagati alla produzione agricola calano del 7 per cento per le coltivazioni con riduzioni piu’ sensibili delle quotazioni per vini (-18%) e frutta (-17%). L’umore nero degli agricoltori – conclude Coldiretti – e’ anche legato al maltempo dei mesi estivi, che ha colpito con temporali, bombe d’acqua e grandine le coltivazioni rovinando il lavoro di un intero anno di molte aziende agricole.
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