Primerano sull’ATAM
L’Aquila – Il presidente dell’ATAM (associazione teatrale) Giulio Cersare Primerano ha scritto: “L’insistenza con la quale, da parte di alcuni organi di stampa, si insiste nel porre l’accento sulle attuali difficoltà gestionali dell’Associazione Abruzzese e Molisana, induce a chiarire, prima di tutto che, tali difficoltà derivano essenzialmente dai tagli che, proprio a partire dal fatidico anno 2009, la Regione Molise al cento per cento e la Regione Abruzzo all’ottanta per cento, hanno operato sui contributi previsti dalle relative leggi regionali, a cui si sono aggiunti i ritardi – quando non addirittura la mancata corresponsione – con cui i comuni associati hanno provveduto a corrispondere le relative quote associative. Tra l’altro, si può affermare senza tema di smentita che il successivo taglio operato dal MIBACT sui fondi FUS, così tanto enfatizzato, è stato una conseguenza pressoché inevitabile dello stato di cose appena richiamato.
Si ritiene, inoltre, necessario aggiungere, magari appena di passaggio, che, purtroppo, in situazioni analoghe se non peggiori si trovano altre Istituzioni Culturali, soprattutto aquilane, di cui, però assai poco si parla, e che l’ATAM, in attesa delle iniziative legislative annunciate dalla Regione Abruzzo e finalizzate ad assicurare alle maggiori Istituzioni Culturali l’acquisizione dei requisiti previsti dalla normativa di riforma dello Spettacolo dal Vivo, di recente emanate dal Ministero competente, ha deciso di operare attraverso la realizzazione di tre importanti ed impegnativi progetti speciali: quello denominato “Dalle New Town ad Amiternum”, fortunatamente sostenuto finanziariamente da istituzioni di livello nazionale, chiaramente destinato al territorio dell’Aquila e già avviato con la preziosa collaborazione del Florian Teatro di Pescara; quello denominato “Cratere e memoria”, in preparazione per gli altri cinquantasei comuni feriti dal sisma; quello denominato “Provincia dell’Aquila: ricerca di una nuova identità culturale” destinato a creare due reti coordinate nella Marsica e nella Valle Peligna”.
Contestualmente l’ATAM si accinge a riorganizzare la propria presenza nella Regione Molise e nelle altre province abruzzesi.
Pertanto, nessun funerale in vista, ma la volontà decisa di celebrare al più presto i quaranta anni di attività dell’Associazione sulla base di un concreto e realistico processo di ristrutturazione aziendale, con il prezioso e paziente contributo del personale che, salvo limitate e non commendevoli eccezioni, appare quanto mai deciso a lottare per la salvaguardia del proprio posto di lavoro. Un ulteriore motivo per la dirigenza dell’Associazione, per ribadire il proprio massimo impegno per superare le difficoltà indubbiamente esistenti.
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