Giudici di pace, ecco la giustizia rapida


5c93514ea6d77990[1]Rocca S.Giovanni – Esiste una giustizia rapida, in Italia. No, non ridete, perchè è la verità, anche se non tutti lo sanno e se non piace a molti avvocati e ad altri personaggi che di giustizia lenta, interminabile, inefficace, vivono beatamente traendone vantaggi e risorse per la sopravvivenza. Infatti se la giustizia italiana ordinaria è esasperante, annosa, inefficace, lo si deve in gran parte ad avvocati che allungano il brodo senza pudore e ingrassano le parcelle. Non tutti, ma sicuramente molti sì. E su tali tempi lunghi profilerano e allignano una quantità di altri interessi: uffici, impiegati, portaborse, personale di cui si potrebbe fare a meno, dipendenti di studi legali, venditori di materiale occorrente per le pratiche giudiziarie. E diciamo pure che la lentezza non dispiace neppure ad alcuni magistrati che non si ammazzano di lavoro.
A pagare il conto di tutto ciò è il malcapitato che nella giustizia rimane incastrato o ne ha bisogno per far valere i suoi diritti: che sono, spesso, diritti negati. Per non parlare della giustizia lenta come copertura per altri e ben diversi interessi e trame. Bene, direte: se è così, ed è proprio così, dov’è al giustizia rapida economica ed efficace? Negli uffici dei giudici di pace, che hanno tenuto una riunione nei giorni scorsi in Abruzzo, a Rocca S.Giovanni. Questi magistrati, o giudici onorari, svolgono un ruolo primario e utilissimo al paese, proprio perchè ricorrendo a loro non si perde tempo. Peccato che si possa farlo solo per problemi di moderata entità: occorrerebbe una revisione del ruolo, una migliore organizzazione, un ampliamento degli organici e anche delle competenze. Occorrono selezioni severe e corsi di aggionamento, ma intanto si pensa ad una proroga delle funzioni, in attesa di una riforma vera e propria. Basti pensare che dal giudice di pace le spese legali sono irrisorie (ecco perchè gli avvocati non amano troppo questo tipo di giustizia… alla portata di tutti), i tempi molto ristretti, il riconoscimento di un diritto o di un torto è rapido. Il giudice di pace dovrebbe essere presente ovunque, per una giustizia (almeno quella minima) dislocata sul territorio e vicina ai cittadini. La giustizia di una vera democrazia partecipata e diffusa. Stiamo parlando dell’Italia o di un altro posto? Sicuramente di un altro posto: qui nulla è facile, snello, rapido, efficace e poco costoso. Tanto meno la giustizia. Figuriamoci…


13 Dicembre 2009

Categoria : Cronaca
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