Notte europea dei Ricercatori: musica e scienza unite


L’Aquila – (F.C.). Cosa ci fanno I Solisti Aquilani alla Notte europea dei ricercatori? Ovviamente suonano, a testimonianza dello stretto connubio tra musica e scienza, tra le sette note e il mare immenso dei numeri. Nella cornice ormai consueta dell’Auditorium del Parco, I Solisti, diretti da Flavio Emilio Scogna, duetteranno con il matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi per esplorare l’intreccio tra musica e matematica, complice l’esecuzione di alcuni brani musicali commentati dal vivo. L’appuntamento e’ per il 26 settembre alle ore 21. Un intreccio che risale all’antichita’ e attraversa la storia della musica: dal monocordo di Pitagora al contrappunto di Johann Sebastian Bach, passando per le serie della dodecafonia di Arnold Schonberg, fino ad arrivare ai giorni nostri, con le musiche minimali del compositore – nonche’ matematico di formazione – Philip Glass e le canzoni dei Beatles. “La musica e’ il suono della matematica”, si legge in una citazione di Lorenz Mizler, allievo di Bach. Il rapporto fra matematica e musica e’ sempre stato molto stretto: le due discipline sono cosi’ legate che, nel sistema del sapere medioevale, la musica faceva parte del Quadrivium, insieme ad aritmetica, geometria ed astronomia, il ramo scientifico dello scibile. Parlare di musica oggi – si legge in una nota de I Solisti Aquilani – significa anche porre l’accento sulla sezione aurea (La sezione aurea o anche proporzione divina, nell’ambito delle arti figurative e della matematica, indica il rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la maggiore e’ medio proporzionale tra la minore e la somma delle due); e nel parlare di intervalli musicali naturali non si puo’ prescindere da Fibonacci, matematico pisano del XIII secolo, e dalla teoria della successione (ossia una successione di numeri interi positivi in cui ciascun numero e’ la somma dei due precedenti) che rinvia al sistema ritmico e alla naturalita’ del nostro respiro. E in questo concerto l’Andante di Prokofiev ne e’ l’esempio piu’ calzante. Sul piano compositivo la sezione aurea attraverso la serie di Fibonacci puo’, ovviamente, essere rapportata a qualsiasi unita’ di misura concernente la musica, cioe’ durata temporale di un brano, numero di note o di battute: questo e’ quello che ha fatto, per esempio, Bela Bartok in molte delle sue composizioni, tra cui il bellissimo Divertimento per archi che chiudera’ il concerto. “ShTarper – La Notte europea dei ricercatori”, manifestazione istituita dalla Commissione europea si svolgera’ per la prima volta all’Aquila il prossimo 26 settembre, in contemporanea con Perugia e Ancona e con circa 300 citta’ del Vecchio continente. Una vera e propria “Notte bianca” per conoscere il mondo della ricerca in varie discipline. All’Aquila saranno circa 20 gli appuntamenti coordinati dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e realizzati in collaborazione con l’Universita’ dell’Aquila, il Gran Sasso Science Institute e il Comune.


23 Settembre 2014

Categoria : Cultura
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