La nostra piccola dignitÃ
Questa testata ha più di cinque anni, e decide ora di attuare uno degli obiettivi che si proponeva, cioè svolgere anche attività editoriale, pubblicando libri legati in qualsiasi modo al nostro Abruzzo, e alla città che le è cara, L’Aquila. Cara, però, come tutte le altre, come l’intera terra abruzzese. Che amiamo.
Esordiamo con un libro di Gabriele Lucci, aquilano illustre che, se la sua città fosse stata meno fredda (non solo climaticamente…), avrebbe avuto migliori fortune. Tentiamo di uscire dall’apatìa pubblicando il suo libro. Per quel che possiamo, che se non è tantissimo, in compenso è molto sincero.
Lungo gli anni della nostra esistenza giornalistica on line, apprezzata anche lontano dall’Abruzzo e dall’Italia (che miracolo Internet…), abbiamo raggiunto un obiettivo: crearci una nostra piccola dignità . Lo rilevava con arguzia uno di noi, della società proprietaria, proprio ieri. Potreste rilevare: le cose ve le dite fra voi? Sì, visto che non ce le dicono gli altri. E ci basta.
La nostra piccola dignità è aver creato un giornale con migliaia di lettori senza contaminarci con eccessi pubblicitari, con la politica, con le istituzioni, pur rispettando sempre tutti e anche la concorrenza. Oppure, se merita, tifando per qualcuno: capita così di rado. Occorrono sacrifici, occorre accontentarsi di poco. Meno siamo e meglio stiamo, dice Arbore. Ha ragione.
Nessuno di noi sgomma in Ferrari, sia chiaro, e andare avanti è spesso ardimentoso. Ma poter oggi crescere – puntando all’editoria – è una gran bella soddisfazione, con la stima e la condivisione di pochi, pochissimi amici, ma tanti anonimi vicini o lontani, che giudicano e ci premiamo cliccando ogni giorno su inAbruzzo.com
Chi sa se ce la faremo. Ma, se sarà così, vogliamo farlo mantenendo la piccola dignità . Rispetto per tutti, collusioni con nessuno, e finchè dura, ci saremo. Poi, sarà quel che sarà . Quando molleremo, non saremo rimpianti (L’Aquila, poi, non rimpiange nessuno, neppure se stessa, figuriamoci…), ma non avrà importanza. Come non ne ha quasi nulla, a ben riflettere. Neppure l’indifferenza o la palese ostilità di tanti che ci “bollano”, malevoli. Grazie della loro lontananza.
Un brindisi con il Montepulciano (d’Abruzzo). Tanto Internet, ma anche libri di carta. Insostituibili, quelli sì.
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