“Disabili? Paghino politici, non famiglie”
Vasto – Scrive il consigliere regionale Pietro Smargiassi (M5S): “Continua la macelleria sociale della sedicente sinistra: dopo le scandalose vicende delle guardie mediche nei piccoli paesi e della casa di riposo S. Onofrio di Vasto, adesso vogliono più soldi dalle famiglie con un disabile a carico.
E’ tutto scritto nel decreto commissariale n. 92, firmato dal Presidente Luciano D’Alfonso e in vigore dal prossimo 1° ottobre: fa rabbrividire come il dolore di una famiglia, gravata dalla difficoltà di prendersi cura di un disabile, venga quantificato con una fredda tabella di numeri e percentuali.
Per le rette di degenza si parla di cifre stratosferiche, fino a un massimo di circa 2.000 euro al mese. Ma quale famiglia può permettersi un simile esborso, anche fra quelle con l’ormai rara fortuna di avere più di un ingresso economico? Il risultato sarà che molte famiglie si vedranno costrette a rinunciare all’assistenza sanitaria, con danno incalcolabile per i loro congiunti affetti da disabilità .
L’assessore Paolucci non conosce la disperazione di un genitore con un figlio malato? Nessun problema, lo accompagniamo noi a far visita a uno di loro: magari al figlio autistico di un dipendente Cotir a cui hanno chiesto 1.200 euro al mese.
Perché la politica continua a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, scegliendo fra l’altro sempre i più disgraziati, invece di sforbiciare sui privilegi di chi ingrassa nei palazzi del potere?
Se non ci sono soldi per i disabili, siano i politici a pagare e non le famiglie: come ha già spiegato la nostro capogruppo Sara Marcozzi, la proposta di legge del M5S sul taglio agli stipendi d’oro dei consiglieri farebbe risparmiare all’Abruzzo oltre 23 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Noi consiglieri regionali del M5S l’abbiamo già fatto. A chi ci accusa di demagogia, rispondo che se chiedere sacrifici a chi ha troppo è demagogia, mentre salassare le famiglie con un disabile è una buona amministrazione di sinistra, allora viva la demagogia”.
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