Province, Di Giuseppantonio rinuncia
Chieti – TESTA INVECE SCENDE IN COMPETIZIONE – L’ex presidente della provincia di Pescara, Testa, ci riprova e si candida alle elezioni provinciali. C’è invece chi ritiene conclusa la sua esperienza, e lascia: Enrico Di Giuseppantonio (foto) non intende correre per la provincia di Chieti. Lo ha reso noto questa mattina. Il presidente di Teramo, Catarra, ha rinunciato già da tempo. La corsa ai nuovi assetti provinciali, stando alle polemiche tra la forze politiche, non è spenta o secondaria: c’è chi tiene a partecipare, nonostante il ridimensionamento del ruolo delle province. Come disse Andreotti, il potere… logora chi non ce l’ha.
“Ho deciso di non ricandidarmi alla guida della Provincia di Chieti. Ringrazio i rappresentanti della coalizione di centro destra, i Sindaci, gli amministratori e gli amici per aver deciso di convergere ancora una volta su di me per il prosieguo di questa esperienza amministrativa”: lo dichiara il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, in vista delle prossime elezioni provinciali dopo che i partiti dell’attuale maggioranza avevano puntato su una sua riconferma alla guida dell’Ente.
“E’ una scelta che prendo perché la gestione dell’Ente richiede particolare attenzione – prosegue il Presidente Di Giuseppantonio – anche alla luce delle enormi difficoltà finanziarie, che in questi anni hanno attanagliato come una morsa la Provincia. Oggi sono Sindaco di Fossacesia e voglio dedicarmi al definitivo rilancio di questa città ”.
“Ma soprattutto – sottolinea il Presidente Di Giuseppantonio – voglio impegnarmi attivamente per la costruzione anche in Abruzzo del grande partito del moderati che sta prendendo forma nella costituente nazionale, un nuovo soggetto moderato troppo spesso invocato. La nostra regione ha bisogno di un grande partito autenticamente popolare e democratico, che guardi davvero al territorio come risorsa preziosa per lo sviluppo. Le piccole e medie imprese continuano a chiudere per la crisi che non accenna ad allentare la presa, le famiglie perdono potere d’acquisto e i giovani non riescono più a trovare lavoro. I tempi sono maturi – continua il Presidente Di Giuseppantonio – perché le forze che si riconoscono nel popolarismo, nella moderazione e nella politica dei fatti concreti uniscano idee, impegno e passione per una grande squadra che avrà l’arduo impegno di costruire un Abruzzo vincente”.
Domani scadranno i termini per la presentazione di candidature e liste per le province di Chieti, Teramo, Pescara, che andranno al voto. La provincia dell’Aquila invece va verso la naturale scadenza, fra un anno. Il ritardo è dovuto alle decisioni assunte dopo il sisma del 2009. Nella prossima consultazione elettorale non saranno, come prevedono le nuove norme, i cittadini comuni a esprimersi, ma i sindaci e i consiglieri di ciascun territorio coincidente con quello della provincia. La situazione politica è tutt’altro che serena, visto che alcune forze, come il M5S, hanno deciso che non voteranno.
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