Psicologia: la carriera? Dipende dal coniuge
(a cura di Flavio Colacito – psicopedagogista). Si è sempre sottolineato l’importanza della figura femminile come supporto per l’uomo nell’affrontare la vita, ma attenendosi all’ambito scientifico, parrebbe vero anche il contrario. Il coniuge infatti, a prescindere dal sesso, sia moglie o marito, riveste un ruolo essenziale in tutte le prospettive di carriera. Lo ha definito uno studio portato avanti da un gruppo di ricercatori della Washington University di Saint Louis che e’ in corso di pubblicazione sulla rivista Psychological Science. Lo studio e’ stato condotto su un campione di 5000 persone sposate che sono state seguite per 5 anni, con una eta’ compresa tra i 19 e gli 89 anni con entrambe i coniugi che lavoravano nel 75 per cento del campione. Washington University di St. Louis. “Il nostro studio dimostra che non e’ solo la propria personalita’ che influenza le esperienze che portano ad un maggiore successo occupazionale, ma che anche la personalita’ del coniuge conta”, ha affermato Joshua Jackson, PhD, professore di psicologia in Arts & Sciences e autore principale dello lo studio. I ricercatori hanno quindi messo in relazione, attraverso una serie di test, sia la soddisfazione che la gratificazione raggiunta al lavoro, delineando la personalita’ del coniuge di ciascuno dei partecipanti alla ricerca. Il risultato ottenuto ha condotto a dati attraverso i quali sia gli uomini che le donne sarebbero accomunati da una stretta correlazione tra la personalita’ del proprio coniuge e gli obbiettivi di carriera, dimostrando che proprio tra le persone maggiormente gratificate sul piano lavorativo, sarebbero alla fine tali in virtù di un matrimonio basato sul rispetto reciproco e su principi di cooperazione nel risolvere i problemi quotidiani con responsabilità e affidabilità .
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