MPS, in Abruzzo crisi che morde di più
Siena – IL PIL CONTINUERA’ A FLETTERE PIU’ CHE ALTROVE – Nel primo trimestre del 2014, in Abruzzo, si assiste ad una inversione di tendenza della produzione industriale con una significativa crescita (+2,9% a/a) dopo un 2013 di profondo rosso. Dopo il forte crollo del 2013 (-4,1% a/a) il Pil abruzzese continuera’ a flettere piu’ del dato nazionale (-1,2% a/a a fine 2014).
E’ quanto emerge dalla lettura dei dati economici effettuata dall’Area Research & IR di Banca MPS, che ha analizzato le peculiarita’ del territorio e la dimensione economica della Regione Abruzzo.
La struttura produttiva abruzzese presenta un elevato peso industriale (21,5%) rispetto alla media italiana (18,5%); importante anche l’incidenza dell’agricoltura e delle costruzioni. All’interno del manifatturiero rilevante e’ l’incidenza del settore dei mezzi di trasporto, del tessile, dell’abbigliamento e pelle, del legno, carta e editoria e della gomma e plastica, mentre gli altri comparti (attivita’ metallurgiche, alimentari e bevande e coke, farmaceutico) risultano allineati con il dato italiano. Inferiore alla media l’incidenza dell’industria della fabbricazione dei computer e apparecchiature elettroniche nella struttura produttiva abruzzese.
In Abruzzo vi e’ una sintonia piuttosto evidente con il ciclo italiano, ma la sua struttura produttiva ad elevato peso industriale e l’incidenza di altri settori fortemente pro-ciclici rendono la regione storicamente piu’ vulnerabile nelle fasi di congiuntura avversa. In particolare la regione sembra soffrire maggiormente rispetto all’Italia le fasi di crisi, recuperando tuttavia con vigore nelle fasi espansive. Gli effetti della crisi sono stati pesanti per l’economia abruzzese, dove il PIL nel corso del 2013 e’ diminuito, ed i suoi effetti persisteranno anche nel 2014 causa l’inferiore apertura al commercio estero della regione rispetto alla media nazionale, che non consentira’ di cogliere appieno della ripresa del commercio mondiale.
In difficolta’ ancora il mercato del lavoro con un tasso di disoccupazione pari al 12,6% e che solo dal 2015 potra’ recuperare il terreno perso (-18 mila posti di lavoro nel 2013). L’analisi svolta dall’Area Research & IR di Banca MPS sottolinea la fase di recupero della produzione industriale nel IQ 2014, grazie al rimbalzo del comparto dei mezzi di trasporto e al miglioramento del chimico-farmaceutico e dell’elettromeccanica/elettronica.
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