Livia Drusilla contro Ovidio
Sulmona – Scrive Giovanni Di Simone: “Livis Drusilla contro Ovidio… se fosse esistito Forbes a quei tempi, sarebbe arrivata classificata sempre al secondo posto tra le donne piu´potenti del mondo immediatamente dopo la Madonna-
Effettivamente la moglie di Augusto , in quanto tale,per direzione storica impressa alla civilta´ che ancora vediamo,,puo´essere ancor oggi ritenuta la donna piu´potente ed influente, mai nata in Europa se non nell´intero globo-
Leggo sul Vaschione di Sulmona, mensile di informazioni e di opinioni che ,e non per caso ,si interessa di ricerche storiche sul poeta Ovidio; non una ma diverse ipotesi che fanno risalire la propabie causa della sua relegatio ad una sua avversione politica all´evento, poi verificatosi con Tiberio, che fossero i figli di primo letto di Livia Drusilla e non quelli di Ottaviano Augusto ad assurgere alla carica di Imperatore Romano-
Con il senno politico connesso alle abitudini di adesso pero´non si comprenderebbe il motivo di questa avversione ma anzi sarebbe logico il proprio contrario, se Livia Drusilla per essere per parte di madre appartenente alla gens Alfidia doveva essere ritenuta da Ovidio una compaesana, se gli Alfidi erano di fatto una famigli potentissima di discendenza della zona abruzzese con conseguenti enormi interessi in queste zone, tantoche´ i lavori intrapresi dal nipote Claudio ,di tentativo di prosciugamento del Lago Fucino non fanno escludere invece l´ipotesi che il lago stesso fosse una sua proprieta´ personale ricevuta in eredita´ dai possedimenti degli Alfidi-
Oltrecio´ non troverebbe spiegazione sia l´arco onorario a Livia Drusilla eretto al valico di Forca Caruso come a ribadire la sua influenza sui due versanti,sia le iscrizioni ed altre rimanenze in suo onore che dovrebbero essere a Secinaro, sia la testa in marmo di quel Tiberio che Ovidio non avrebbe voluto imperatore,che ancora conservano i frati francescani nel convento di Castelvecchio Subequo, sia altri sintomi che farebbero ipotizzare una presenza stessa di Livia Drusilla o comunque della Roma patrizia di allora in valle subequana, se nei pressi della antica Statulae in Goriano Sicoli si trovano in terreni ora adibiti a coltivazioni pezzi di marmo rosso in scaglie provenienti dall´Egitto che dovevano necessariamente essere in ville di grande pregio-
La ragione di una presenza romana altolocata in Valle Subequna e´facile da individuare, il turismo estivo, sia perche´,allora come oggi si gode di un clima piu´fresco e salubre a poca comoda distanza da Roma,(quando Cortina d´Ampezzo in quel tempo era a diversi giorni di viaggio),sulla Claudia Valeria una delle arterie piu´importanti della antichita´,ma anche, e puo´sembrare banale un elemento di grande attrazione era allora ed a differenza di oggi, IL GHIACCIO, cioe´ ;e se il lavoro di venditori di ghiaccio e´stato praticato a Secinaro sino al secolo scorso; anche in estate ,in Valle Subequana era disponibile una grande quantita´di ghiaccio del Sirente che poteva essere usato per gustare vino e bevande ghiacciate nei banchetti ,nella conservazione dei cibi,od anche per la preparazione di antesignane granite di frutta per i bambini di allora , percio´un piu´comodo livello di vita che i romani sappiamo ricercavano -
Esiste in Goriano Sicoli in localita´detta localmente “la nevera” una costruzione sotterranea ora adibita a cantina di proprieta´della famiglia Trinetti,che ha una apertura sul tetto a livello del piano stradale,che permette lo scarico del ghiaccio da conservare poi una porta laterale in fondo alle scale per prelevarlo ed eventualmente usarlo nelle antiche taverne che dovevano necessariamente essere sulla Consolare , ed e´ di forma del tutto simile alla stessa costruzione sotterranea che e´stata recentemente restaurata proprio nella villa di Livia Drusilla a Prima Porta e che gli archeologi definiscono,”giardino di inverno”, pero´,invece che il giardino sembrerebbe piu´propabile un locale ghiacciaia,ove ,chi se lo poteva permettere , e Livia Drusilla piu´di tutti poteva, importava ghiaccio lungo la Consolare nella tarda primavera dai ghiacciai dei monti abruzzesi cosi´da averlo disponibile per la intera estate-
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