Orso morto, piano con giudizi e sentenze…
Pescasseroli – Il Presidente della Comunità del Parco, Alberto d’Orazio, in relazione alla morte dell’orso presso Pettorano, scrive: “Abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento di rispetto di fronte alle difficoltà che incontra chi si trova a dover indagare sulle morti degli orsi registrate negli ultimi anni. Al tempo stesso, non abbiamo mai mancato di denunciare che , a quelle difficoltà oggettive, si sommano troppo spesso carenze, ritardi, insufficienze nelle attività di sorveglianza e di indagine che non consentono di individuare con certezza le cause di quelle morti ne’ tanto meno le responsabilità .
In presenza dell’ennesima perdita di un orso marsicano avvenuta questa volta nei pressi di Pettorano, ad indagini tuttora aperte, leggiamo sul quotidiano “La Repubblica” un’intervista di G. Caporale al capo della Forestale Dottor Patrone, nella quale si parla di “segni evidenti e
compatibili con l’avvelenamento” indicando che “l’ipotesi più probabile” e’ che il killer possa essere stato un allevatore di cui si traccia addirittura l’identikit: “maschio, anziano e contadino”! Il tutto all’interno di “comunità locali (che) ingaggiano piccole rivolte contro questi animali rarissimi”. Non nascondiamo la nostra perplessità di fronte alla nettezza di queste affermazioni non
suffragate da ” certezze scientifiche” (come dichiarato dall’intervistato stesso). Aspettiamo quindi fiduciosi l’esito delle indagini (che auspichiamo per una volta rapide ed efficaci) ma ci sia consentito di esprimere il nostro disagio rispetto ad asserzioni poco caute
che potrebbero portare alla involontaria e sterile colpevolizzazione di intere categorie di cittadini e comunità locali interessate alla soluzione dei problemi più che alla alimentazione dei conflitti”.
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