“Scioglimento anticipato Palacongressi”
Montesilvano – Proporre al Consiglio Comunale lo scioglimento anticipato con la messa in liquidazione immediata della società Palacongressi Spa. E’ quanto ha deliberato oggi, all’unanimità , la Giunta Comunale di Montesilvano. La società fu costituita nel 2001 con l’obiettivo di garantire la gestione integrale del Palazzo dei Congressi di Montesilvano di proprietà del Comune. Nel 2005 la società , che appartiene per il 51% al Comune e per il 49% dell’Amministrazione Provinciale di Pescara, sottoscrisse un contratto di locazione del fabbricato la cui scadenza naturale è prevista per marzo 2015. Nelle scorse settimane anche la Provincia di Pescara ha messo all’asta 980 azioni della società di gestione del Palacongressi.
«La corretta gestione del Palazzo dei Congressi di Montesilvano è questione di evidenza pubblica – ha commentato il sindaco Francesco Maragno-. È dunque doveroso per questa Amministrazione agire nella direzione della valorizzazione della struttura e nella espressione completa delle sue potenzialità . Oggi questo purtroppo non avviene. Ecco perché abbiamo deciso di recidere quei legami che rappresentano un freno per l’evoluzione della macchina amministrativa e della città stessa, mettendo in liquidazione la società di gestione della struttura. In questo modo abbiamo avviato un percorso volto all’eliminazione di tutti quei carrozzoni inutili che rappresentano solo uno sperpero di denaro pubblico e che nulla aggiungono alla gestione della città ».
La società , infatti, ad oggi si occupa solo della relazione con la società affittuaria, con notevoli oneri per l’amministrazione di Montesilvano, ben al di sopra delle attività concretamente espletate. Alla luce della inconsistenza della effettiva convenienza economica per la collettività montesilvanese, la Giunta ha deliberato la messa in liquidazione. La società , infatti, avrebbe dovuto procedere alla ricognizione inventariale, al collaudo e al completamento strutturale e di dotazione patrimoniale, provvedere alla revisione del bilancio non approvato per ben due volte a causa del parere sfavorevole dei Revisori, e dotarsi dei fondi necessari per far fronte alle esigenze di cassa. Tutte azioni non eseguite.
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