Assalto Rapino, trovato Kalashnikov


Chieti – (Foto: una delle tante versoni del mitra russo Kalashnikov) – C’era anche un mitra Kalashnikov, AK47, una micidiale quanto funzionale arma a raffica, quindi da guerra, in mano ai banditi di Rapino. E’ una delle più efficienti, datate e note armi militari, ma anche del terrorismo internazionale, in mano a guerriglieri di tutto il mondo, la cui reperibilità sul mercato clandestino è evidentemente possibile, insieme con il suo munizionamento, altrettanto micidiale. Il Kalashnikov è un mitra russo maneggevole, dal tipico caricatore ricurvo, prodotto in milioni di esemplari per anni.
Sono state ritrovate ieri pomeriggio, nel corso di un’imponente battuta in un’area boschiva nel Comune di Bucchianico, le armi utilizzate dai quattro malviventi originari di Cerignola (Foggia) che, lo scors o primo settembre hanno rapinato l’ufficio postale di Rapino, ingaggiando un conflitto a fuoco con una pattuglia dell’Arma. I carabinieri hanno concentrato le ricerche in un’area compresa tra i Comuni di Bucchianico e Casacanditella dove, presumibilmente, i quattro rapinatori si erano nascosti dopo aver abbandonato l’autocarro Iveco per dileguarsi a piedi.
Le armi, un fucile d’assalto militare marca ZASTAVA M.70 (appunto il Kalashnikov), calibro 7,62×39 con due caricatori e relativo munizionamento, in dotazione alle forze armate della ex Jugoslavia, un revolver marca Smith & Wesson, calibro 357 Magnum, uno dei più potenti, con 7 cartucce, ed un fucile automatico KFC calibro 12, sono state rinvenute in localita’ Calcara del Comune di Bucchianico, accuratamente nascoste tra la fitta vegetazione a ridosso del fiume Foro.
La localizzazione, la zona e le modalita’ con cui sono state occultate le armi fanno ritenere che era intenzione dei rapinatori tornare sul posto per recuperarle qualora fossero riusciti a guadagnare la fuga. Gli arrestati saranno ora deferiti anche per il reato di ricettazione di armi. Singolari e diversi i modi in cui la malavita puo’ venire in possesso di armi cosi’ pericolose: il fucile mitragliatore ZASTAVA M.70 (modello Kalashnikov) e’ un fucile d’assalto militare usato dagli eserciti regolari dell’Est durante la guerra nei Balcani, ma diffuso in tutto il mondo.
Come tante altre armi in possesso della malavita italiana e’ probabilmente giunto nel nostro paese grazie al mercato nero sorto a seguito di questo conflitto. La pistola revolver marca Smith & Wesson e’ giunta nelle mani dei rapinatori dopo aver attraversato l’Italia, un dettaglio che lascia intendere come la malavita organizzata sia capace di trasferire, da un capo all’altro del paese, armi di provenienza illecita. Nonostante sia di un calibro piuttosto potente e’ risultata, infatti, provento di un furto in abitazione avvenuto nel bergamasco. Il fucile automatico KFC calibro 12 e’ stato invece rapinato nelle campagne di Cerignola ad una coppia di cacciatori napoletani, particolare che evidenzia in modo significativo la provenienza degli stessi rapinatori.


10 Settembre 2014

Categoria : Cronaca
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