Libertà di stampa, ma non sempre…


Belgrado (Serbia) – Scrive l’aquilano Giulio Petrilli (foto): “Una riflessione prima di trattare l’argomento di cui potrete leggere più avanti. Riflettevo anche che sarebbe giusto che le grandi testate nazionali a iniziare da Corriere della Sera e Repubblica, ma anche altre, scrivessero qualcosa in tal senso. Quando partecipai alla manifestazione contro il 41 bis (avendolo provato sulla mia pelle), nella mia città L’Aquila, ebbi un grande spazio, non positivo , ma lo ebbi.
Una semplice e triste constatazione-. La libertà di stampa né si compra né i vende, è una questione interiore
L’ITALIA DESTINA RISORSE PER ERRORI GIUDIZIARI NEI PROSSIMI SETTANTA ANNI, EQUIVALENTI AL RISARCIMENTO DI SOLE CINQUE PERSONE DETENUTE INGIUSTAMENTE NEGLI STATI UNITI E RISARCITE.
INCREDIBILE MA VERO.
NESSUNO DICE NIENTE E TUTTO PASSA SOTTO SILENZIO, ANZI L’ASSOCIAZIONE MAGISTRATI DICE CHE NEANCHE QUEI SOLDI VANNO STANZIATI.

L’Associazione nazionale magistrati con un comunicato stampa oggi fa sapere il suo parere sulla riforma della giustizia discussa al consiglio dei ministri.
Io rimango senza parole quando sulla responsabilità civile dei giudici dicono che si aprono porte per azioni strumentali.
Mi chiedo e ripeto: il governo chiede una copertura finanziaria al Ministero delle finanze di 500mila euro per un anno su questo punto.
Ieri negli Stati Uniti, hanno risarcito cinque persone detenute ingiustamente per 6 anni, con 36 milioni di euro, EQUIVALENTI A SETTANTA ANNI DI COPERTURA FINANZIARIA SU ERRORI GIUDIZIARI QUI.
L’Associazione nazionale magistrati cosa pensa di questo?
L’errore giudiziario va risarcito o no?
La stampa e i mass media hanno il coraggio di denunciare questo?
Senza farne una battaglia pro o contro la magistratura, ma questo non è normale.
Non è normale la corruzione che va combattuta, ma neanche questo.
Basta con gli schieramenti aprioristici, ma affrontiamo i problemi con serietà.
(Ndr) – E’ ammirevole la perseveranza con cui Petrilli continua a lottare, ci pare contro i mulini a vento, per principi e regole giuste in tutto il mondo meno che in Italia. E’ riprovevole il silenzio della politica, l’indifferenza generale, quasi il fastidio con cui si reagisce quando qualcuno si batte per cause tanto giuste, quanto dimenticate da una collettività aliena di fronte ai dibattiti di civiltà. I grandi giornali hanno altro da pensare. Forse affondano anche loro insieme con un paese davvero molto malato.


10 Settembre 2014

Categoria : Cronaca
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