La ricostruzione avrà dei garanti
L’Aquila – Istituzioni, imprenditori e sindacalisti saranno i garanti per una ricostruzione limpida, rapida e soprattutto capace di garantire la qualità dei risultati e delle opere: è questo l’esito dell’importante convegno promosso dall’ANCE Abruzzo “L’Aquila-Abruzzo. Un patto per la rinascita, sei mesi dopo. Diritti, legalità, rapidità, qualità”, a cui hanno partecipato anche due relatori d’eccezione, quali il Presidente della Corte d’Appello de L’Aquila Giovanni Canzio e il Prefetto Franco Gabrielli, insieme al presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili di Confindustria, Gennaro Strever, al vice presidente del Consiglio Regionale Giorgio De Matteis al rappresentante di tutte le sigle sindacali Gianni Di Cesare e al coordinatore della Struttura Tecnica di Missione Gaetano Fontana, moderato dal Direttore del quotidiano Il Centro Luigi Vicinanza.
Per la prima volta organi istituzionali di così alto profilo si sono confrontati con il tema della ricostruzione ed hanno preso precisi, quanto inediti impegni, perché l’ulteriore tragedia di crolli evitabili, messa in luce dal terremoto, non possa più ripetersi.
Qualità, rapidità e trasparenza, impegni invocati primi fra tutti dagli imprenditori abruzzesi del settore edile, sei mesi fa e rilanciati con forza nel convegno di oggi, voluto fortemente dall’ANCE perché si passasse dal monito ad un simbolico patto per la ricostruzione. Un patto basato su regole certe, come ha affermato il presidente dell’Ance Abruzzo, Gennaro Strever e di cui il settore necessita, perché garantiscono qualità e certezza del diritto e possibilità del sistema imprenditoriale di rispondere meglio al mercato. Da qui l’invito a non aggiudicare le gare d’appalto al massimo ribasso, meccanismo concentrato sul prezzo più che sulla qualità dell’opera, ma di concentrarsi sull’economicità dell’offerta, comprensiva del risultato finale, il controllo della qualità.
Una priorità che appartiene alle istituzioni, parola del Presidente della Corte d’Appello Giovanni Canzio, che ha esordito rimarcando l’impegno a tenere alta la guardia per evitare infiltrazioni malavitose nel meccanismo della ricostruzione, attraverso un oculatissimo controllo da parte della struttura qualificata e preposta a farlo. Di più, al fine di accelerare le procedure relative ai ricorsi sugli appalti della ricostruzione, il Presidente ha avanzato l’ipotesi che siano i Tribunali Amministrativi abruzzesi ad occuparsene, in sostituzione del Tar del Lazio, sia per via della presenza diretta sul territorio interessato dai procedimenti, sia anche perché con un carico di lavoro più accessibile rispetto al Tar del Lazio, con notevole risparmio anche nei tempi dei ricorsi. Canzio ha infine sottolineato un altro importante impegno, quello di assicurare da parte dei tribunali locali una trattazione omogenea sul fronte ricostruzione, a beneficio della certezza delle leggi e dei tempi dei pronunciamenti.
Dello stesso avviso in merito al controllo anche il Prefetto Franco Gabrielli, il quale ha rimarcato quanto il territorio abruzzese sia sano e quanto le istituzioni stiano lavorando in modo coordinato ed efficiente per tutelare la ricostruzione da infiltrazioni malavitose. Una tutela, questo l’ulteriore impegno da parte della Prefettura, che dovrà essere estesa e costante anche per la sicurezza dei cantieri.
In rappresentanza del presidente della Regione Gianni Chiodi, Giorgio De Matteis, si è molto soffermato sulla necessità di fissare delle regole precise, in modo da snellire e velocizzare le procedure della rinascita. Una linea perfettamente in sintonia con il punto di vista di Gaetano Fontana, consulente del presidente Chiodi che sarà presto nominato coordinatore della Struttura Tecnica di Missione. Fra i paladini più attenti di questo patto tenuto a battesimo dalla Fiera della Conoscenza, anche i lavoratori della ricostruzione, rappresentati da Gianni Di Cesare, voce unica delle quattro sigle sindacali
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