I partiti mostrino gli attributi, se ne hanno
Il voto del consiglio comunale di Pescara per togliere (incredibile, ma è proprio così) la Corte d’appello a L’Aquila, e di conseguenza trascinare il TAR che ha la stessa sede della Corte, è una sconcertante deriva politica. E’ passato all’unanimità , quindi serve a poco accusare Forza Italia di aver formulato la proposta. Il PD era distratto?
Se i partiti avessero coerenza, e magari qualche volta anche attributi, avrebbero potuto non votare, discostarsi, motivare.
Non è accaduto e pare di tornare al 1970, quando i partiti a Pescara urlavano per avere il capoluogo, e a L’Aquila urlavano esattamente il contrario. Uno sconcio, che rispunta nel 2014 ed è difficile crederlo. 44 anni sono trascorsi invano, l’Abruzzo è ancora una terra di ridicoli campanili, per di più traumatizzata da un terremoto e sfiancata, ridotta al tappeto dalla crisi.
La crisi di cui hanno la colpa i partiti che oggi non sanno conquistare una coerenza, assumere una posizione per l’Abruzzo e non per frantumare l’Abruzzo. La crisi che ci ha ridotti a straccioni disperati. I partiti si vergognino, se sono capaci: dicano come la pensano sui problemi, assumano posizioni a viso aperto. Abbiano il coraggio delle scelte. Basta ambiguità , trucchi, colpi bassi, trovate miserevoli per nascondere i problemi e gli abissi di debiti.
Primi siano PD e FI a dire la loro: siamo qui ad ascoltarli.
Ricordate lo sketch da commedia “Vieni avanti cretino”? Qui il cretini siamo noi, e non possiamo accettare che ci prendano per tali persone sicuramente non migliori di noi cittadini. La gente il coraggio di vivere qui e di addentare la vita ce l’ha. Ma prese per il culo non crediamo intenda sopportarne ancora.
Non c'è ancora nessun commento.