Giunta nuova, sgarberie vecchie
L’Aquila – Il sindaco vuole così, e ne prendiamo atto: giunta comunale nuova (si fa per dire), ma sgarberie e scorrettezze vecchie, alle quali ormai parte della stampa aquilana è abituata. Dopo aver spifferato tutto ad un giornale, il primo cittadino oggi ha tenuto una conferenza stampa per annunciare di aver nominato cinque assessori nuovi, confermandone sei “vecchi”. I nuovi sono Arduini (che sarà anche vice sindaco), Lalli (ex prefetto di Pescara), Placidi, Di Stefano e Ma- sciocco. Sono stati necessari mesi di trattative e limature per questo parto difficile, che nelle speranze del sindaco dovrebbe risolvere prima di tutto le ansie politiche.
Sì, perché purtroppo in una città crollata, tra mucchi di macerie fisiche, psicologiche e morali, ciò che ha prevalso fino ad oggi sono state le solite, tristi e meschine beghe di potere e di spartizione. Una pagina nera per il Comune dell’Aquila. Certo, ben poca cosa rappresentano le sgarberie di cui parlavamo in apertura, ma ci sono anche quelle. Forse nel palazzo insieme con muri e soffitti, è crollata anche la regola del buon vivere.
E così sia. In fondo, a rimetterci è sempre l’immagine della città, o di quel che ne rimane.
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