Post-sisma, fiscalità e norme ambigue


Torre de’ Passeri – Un manifestino diffuso in paese per dire ai torresi quanto il Comune stia facendo per chiedere al Governo di mantenere promesse ed aspettative delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile che risiedono nei Comuni del cratere. Così il Sindaco di Torre de’ Passeri, Antonello Linari, ha voluto mettere a conoscenza i suoi concittadini in merito all’ attuale dibattito sulla proroga della sospensione della tasse nei Comuni del cratere e sulla difficile situazione in cui l’ente locale si trova ad amministrare. “Insieme alla presidente della Provincia dell’Aquila e ai sindaci dei paesi e delle città interessate dal provvedimento, sto partecipando in questi giorni ad incontri, assemblee e manifestazioni per chiedere un trattamento fiscale che sia uguale a quello riservato ad analoghe tragiche vicende del passato che hanno riguardato i terremoti di Umbria, Marche, Campania. Per chiedere coerenza al Governo ed il mantenimento degli impegni assunti”, ha scritto Linari, che ha partecipato ieri a Roma al sit-in organizzato davanti a Montecitorio. “Il Governo propone solo di posticipare a giugno la restituzione delle tasse non versate in questi otto mesi, in 60 rate al 100%: un colpo mortale per cittadini, commercianti e imprese. Per Umbria e Marche fu prevista la restituzione del 40% dilazionata in 120 rate”, ha scritto ancora il primo cittadino di Torre de’ Passeri, lamentando una situazione che sfiora l’inverosimile soprattutto se si leggono le ordinanze. “Allo stato attuale, nonostante il superamento della prima emergenza, si è aperta una seconda fase, difficile e delicata, collegata alle operazioni dell’auspicata sistemazione delle popolazioni e dell’avvio della riparazione dell’ingente patrimonio pubblico e privato del Comune di Torre de’ Passeri colpito dal sisma del 6 aprile con un conseguente impegno quotidiano e costante dell’Ente locale. Il Governo – ha sottolineto Linari – è in sostanza latitante ed approssimativo nelle risposte che ogni giorno gli poniamo, mentre i cittadini hanno bisogno di soluzioni chiare ed atti concreti. Aspettiamo i fondi previsti per l’autonoma sistemazione di oltre 100 persone che non vivono più nelle loro case, contributi mensili che non vengono erogati e che il Comune ha pagato con soldi propri per le mensilità di aprile e maggio. Intanto i giorni passano e stiamo ancora aspettando che lo Stato liquidi le somme rendicontate e dovute”.


11 Dicembre 2009

Categoria : Cronaca
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