L’indagine sulla salute fu chiesta ad aprile


L’Aquila – IL BUBBONE DELLA DISCARICA DI BUSSI – OGGI SI REITERA LA RICHIESTA COME SE FOSSE UN PROBLEMA ORDINARIO – L’indagine epidemiologica sulla salute dei cittadini fu chiesta molti mesi fa, e da allora non se n’è saputo più niente. Lo fece la giunta Chiodi agli sgoccioli del suo mandato, ma non produsse alcun risultato.
Evidentemente il problema Bussi non è percepito come grave presso le autorità sanitarie. Oppure, come sempre, ha nuovamente prevalso la solita burocrazia. C’è da supporlo, e del resto è evidente, se le cose stanno come le ha raccontate l’ex presidente della Regione Gianni Chiodi.
Neppure le possibili emergenze che riguardano la salute riescono ad accelerare procedure e decisioni romane. Oggi che c’è Renzi, e prima che ci fosse Renzi.
“Nel mese di aprile scorso avevo richiesto al Ministro Lorenzin un’indagine epidemiologica per conoscere i potenziali effetti sulla salute umana della contaminazione ambientale verificatesi nei siti industriali limitrofi al Comune di Bussi sul Tirino, considerando la complessita’ dello scenario di significativo rischio ambientale e sanitario”.
Lo sostiene il Consigliere regionale Gianni Chiodi, ex Commissario alla sanita’, in merito alle affermazioni del Presidente D’Alfonso a proposito della richiesta di indagine epidemiologica nella zona di Bussi. “Ritenni necessario richiedere l’intervento di figure professionali dell’Istituto Superiore di Sanita’ che gia’ avevano redatto il Rapporto pubblicato il 30 gennaio 2014, in cui si documentava il rilevante inquinamento ambientale presente in quel sito – aggiunge il Consigliere regionale di Forza Italia – Inoltre, come Giunta decidemmo di istituire un Registro dei Tumori regionale che non c’e’ mai stato in Abruzzo. Si tratta di un progetto importante che rientra tra quelli ricompresi nel Programma Operativo 2013-2015, uno strumento che permettera’ di fare luce sull’andamento dei tumori nelle diverse aree geografiche, in modo da poter capire su quali zone concentrare nostri sforzi, sia in termini di valutazione del danno e sia in termini di bonifica ambientale. A fine maggio il regolamento istitutivo era pronto ed era in fase di approvazione da parte dell’Agenzia Sanitaria Regionale”. “Riguardo a Bussi – prosegue Chiodi – durante il Consiglio straordinario che si tenne al Comune mi impegnai a destinare per le opere di bonifica 10 milioni dei Fondi Fas della Programmazione 2014/2020. Mi auguro – conclude Chiodi – che il Presidente D’Alfonso tra le sue premure per gli abruzzesi voglia ricomprendere anche quelle di Bussi e sia d’accordo anche lui a dare un aiuto concreto a questa zona, sollecitando il ministro Lorenzin per l’indagine da parte dell’Istituto Superiore di Sanita’ “.


04 Settembre 2014

Categoria : Cronaca
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