Quel magnifico soffitto di Collemaggio…
L’Aquila – Scrive Ugo Centi: “Confesso, sono uno spettatore distratto delle vicende aquilane. Quindi non ho ben capito il presentato restauro di Collemaggio in cosa si sostanzierà a livello storico-architettonico. Complice un caro amico, però, mi faccio portavoce di una proposta:
perché non una mostra sul soffitto ligneo, finemente decorato, eliminato dal compianto sovrintendente Moretti tra il finire dei ’60 ed il principiar dei ’70 del Novecento? “Una parte – mi dice l’amico – dovrebbe da quel dì giacere nei polverosi sotterranei del Castello. Si potrebbe recuperarla anche per apprezzarne, che so, un utilizzo diverso, magari all’interno della stessa basilica, una volta riaperta al pubblico”.
Eppoi, si è suggerito a V. Sgarbi se i bronzi di Riace, pare intrasportabili a Milano, per l’Expò (di cui il critico è curatore artistico), non possano essere degnamente sostituiti dal nostro ‘Guerriero di Capestrano’.?
Da ultimo: la riforma-Franceschini del Mibac dislocherebbe a Pescara una direzione regionale sui musei. Perché non all’Aquila, dove rimarrebbe solo la futura Sovrintendenza ai Beni Artistici, Architettonici e Storici?”
Appunto, come dir?”.
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