Burgo, chiesto tavolo di confronto – Lavoratori beffati e trattati come merce inanimata
Avezzano – MISTERI E SILENZI SUL GRUPPO GIGANTE DELLA CARTA – Silenzio assoluto dalle autorità e dai sindacati, che non hanno emesso un solo comunicato. Ma la chiusura da un giorno all’altro dello stabilimento Burgo (150.000 tonnellate di carta l’anno, ma stop da oggi) ha lasciato tutti senza parole. Niente faceva presagire la decisione dell’azienda, che aveva ottenuto nei mesi scorsi tagli occupazionali consistenti (un terzo degli occupati di un tempo, che erano 450) e stipendi ridotti per chi era restato, accettando una sforbiciata pesante del 30%. Non è bastato e ora, a fine ferie, l’azienda chiude e manda tutti a casa. 350 famiglie senza più un lavoro e uno stipendio.
E’ una crisi occupazionale pesante, che mette a rischio l’economia marsicana, già provata dai tagli alla ex Micron oggi LFoundry. A quanto si apprende ufficiosamente, sarebbe intenzione delle istituzioni chiedere un immediato tavolo di confronto a livello governativo. Appelli sono stati lanciati al presidente della Regione, all’assessore Lolli e al sottosegretario Legnini. Notizie ufficiali, però, fino a questa sera non sono emerse o non sono state comunicate.
PIU’ DI UN TIRO MANCINO – I lavoratori si sentono presi in giro, trattati come oggetti, come gente che non ha voce e non ha il diritto di averne. Peggio di un tiro mancino, una beffa bruciante maturata durante le ferie. Possibile che nessuno ne sapesse nulla?
Costa stia accadendo al gruppo Burgo non lo sa nessuno. Si parla di cessioni, di vendite, si indicano cifre. Ma mai da fonti ufficiali. Nello scorso luglio, su alcuni organi di informazione fu scritto: “Il futuro della Cartiera Burgo di Avezzano e’ stato oggi al centro di un incontro tra il vice presidente della Giunta regionale con delega allo Sviluppo economico, Giovanni Lolli (foto) e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Nel corso della riunione, i sindacati hanno manifestato la preoccupazione dei lavoratori per la riorganizzazione in atto nel gruppo e hanno chiesto alla Regione di promuovere un incontro urgente per conoscere direttamente dall’azienda il quadro in cui intende muoversi per ottimizzare la presenza della Cartiera sul territorio marsicano e la sua competitivita’. “Abbiamo gettato le basi per un confronto costruttivo – ha commentato Lolli – che porti ad accrescere la sostenibilita’ della produzione nel sito di Avezzano e a mantenere costante i livelli occupazionali in un un’ottica di razionalizzazione e di rilancio. La difficile congiuntura economica e la crisi attraversata dal mercato cartaio rischiano di compromettere un patrimonio di competenze irrinunciabile per il sistema produttivo abruzzese”. Pertanto, il vice presidente ha assicurato che la Regione sara’ parte attiva e chiedera’ a breve un incontro urgente con i vertici aziendali affinche’ ci siano chiarimenti sullo stato attuale dello stabilimento e sullo scenario di prospettive”.
(Ndr) – Chiarimenti che evidentemente non sono arrivati, tanto meno durante il sonnolento mese di agosto. Ciò che lascia stupefatti è l’assenza, in questo momento, dei sindacati regionali. Che evidentemente non sapevano nulla di nulla e cadono dalle nuvole come pezzi di ghiaccio in una gradinata.
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