Pensierino e Burgo
(Nemo) – Che le aziende della carta fossero in crisi irreversibile lo sapevano da molto tempo tutti coloro che non imitano Aligi, e il suo sonno. Pensiamo che scagliare adesso invettive e giaculatorie sia perfettamente inutile, o almeno che sia troppo tardi per farlo. Leggiamo della severa rampogna del vescovo di Avezzano, monsignore Santoro, che tuona: “Ora si svegli chi si deve svegliare”. Così, almeno, riferiscono non smentite le cronache marsicane di oggi.
Pensiamo anche (e a pensare non si fa peccato, che si sappia…) che forse tanti che oggi fanno i coccodrilli si sarebbero dovuti svegliare molto tempo fa, quando alcuni stabilimenti Burgo hanno cominciato a scricchiolare sinistramente. Come edifici prossimi al crollo. Oggi svegliarsi significa solo mettere in circolo parole. Che non danno da mangiare ai lavoratori.
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