Sicurezza, flash mob a Roma per riforma
L’Aquila – DIVISE IMMOBILI PER PROTESTA, RENZI ASCOLTI – Un flash mob di protesta – rende noto il sindacato vigili del fuoco CONAPO – in piazza del Popolo a Roma, per chiedere «una vera riforma della sicurezza e non tagli ai presidi e alle assunzioni». È quanto annunciano per domani i sindacati autonomi della Consulta Sicurezza (Sap, Sappe, Sapaf e Conapo). «Il nostro flash mob di domani – scrivono in una nota – lancerà un segnale chiaro al Governo: poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco resteranno immobili in piazza del Popolo, a Roma, per dimostrare che, se si fermano sicurezza e soccorso pubblico, si ferma il paese.
Doneremo anche il sangue per i cittadini, un gesto simbolico che ci appartiene perchè moltissimi uomini e donne in divisa sono abituali donatori di sangue. Un gesto per far capire che negli ultimi sei anni siamo stati spremuti fino all’ultima goccia di sangue dai vari Governi che si sono succeduti alla guida del Paese, con oltre 4 miliardi di tagli dal 2008 al 2013». Al premier Renzi, puntualizzano i sindacati, «chiediamo davvero di ‘cambiare versò anche in materia di sicurezza». L’appuntamento in piazza è per le 11.30. Prevista anche la presenza di un’autoemoteca – dalle 8 – per donare il sangue.
«Chiediamo una vera riforma della sicurezza – dicono i segretari generali Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi – e non tagli ai presidi e alle assunzioni. La riforma della pubblica amministrazione, da questo punto di vista, è stata un’occasione mancata. Chiediamo il rispetto delle promesse fatte questa estate dai ministri Pinotti e Alfano in materia di tetto stipendiale, perchè forze di polizia e vigili del fuoco stanno pagando carissimo il blocco contrattuale e lo stop a tutti gli incrementi retributivi. Chiediamo soprattutto rispetto e dignità . Siamo servitori dello Stato, non servi. Come Consulta Sicurezza non abbiamo mai fatto sconti a nessun Governo, di qualsiasi colore politico, e non faremo sconti neppure all’esecutivo Renzi».
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