Paganica, lontani dalla faglia attiva


L’Aquila – (Immagine: la faglia Paganica-Onna e il suo sviluppo obliquo nel sottosuolo) – Il Consiglio comunale ha approvato la proposta deliberativa riguardante la realizzazione di un programma costruttivo, nella zona di Paganica, in un’ex area Peep, onde consentire la delocalizzazione di edifici, danneggiati dal sisma, che erano stati costruiti su un’area posta su una faglia attiva e capace, nella quale, alla luce della normativa vigente, non è più possibile realizzare programmi costruttivi, a eccezione di parcheggi. Si tratta infatti della faglia sismica che generò il sisma del 2009 e forti sismi precedenti nei secoli.
Verranno costruiti, in particolare, tre edifici unifamiliari e due edifici a schiera. Le aree di urbanizzazione primaria e secondaria, a carico dei soggetti realizzatori, verranno poi cedute all’Amministrazione comunale. La delibera è stata illustrata in Aula dall’assessore alla Ricostruzione e alla Pianificazione urbanistica Pietro Di Stefano.
Via libera dell’assemblea anche all’atto deliberativo, parimenti a firma dell’assessore Di Stefano, riguardante il cambio di destinazione d’uso di un manufatto, delle dimensioni di 210 metri quadri, situato a San Gregorio, che passa così da uso agricolo a quello per somministrazione di alimenti e bevande. Approvato anche il Regolamento che disciplina i Patti di collaborazione tra i cittadini per la cura, la rigenerazione e la gestione dei beni comuni urbani, illustrato dall’assessore alla Partecipazione Fabio Pelini. Il patto di collaborazione potrà avere come oggetto interventi di cura e rigenerazione degli spazi pubblici, da attuare anche attraverso la gestione condivisa del bene da parte di più cittadini, sempre garantendone la fruizione collettiva e gratuita. .
Rinviata, invece, la discussione della mozione, che vedeva come primo firmatario il consigliere Giuliano Di Nicola, capogruppo Idv, sulle “disfunzioni riscontrate nella gestione della sanità in Abruzzo”. Il rinvio è dovuto alla necessità di approfondire l’argomento in sede di terza Commissione consiliare (Politiche sociali, culturali e formative).
In apertura dei lavori l’assemblea ha approvato due ordini del giorno urgenti, entrambi relativi alla questione della “eventuale soppressione o accorpamento della Corte d’Appello dell’Aquila”. Il primo documento, a firma del consigliere Maurizio Capri, capogruppo Pd, rilevando in premessa che “la Corte d’Appello dell’Aquila, pur non essendo ricompresa tra le sedi di immediata soppressione, dovrebbe essere interessata da accorpamenti che riguarderebbero, tra le altre sedi, quella della Basilicata, del Molise, dell’Umbria e delle Marche” e che questo “avrebbe delle ricadute pesanti sui livelli occupazionali in un territorio già fortemente penalizzato dal sisma”, impegna il sindaco e la giunta “ad avviare ogni iniziativa al fine di scongiurare la soppressione o l’accorpamento della Corte d’Appello dell’Aquila”.
Il secondo documento, a firma dei consiglieri Raffaele Daniele (Udc), Alessandro Piccinini (Ncd), Luigi D’Eramo (Prospettiva 2022), Guido Liris, Roberto Tinari (Pdl), Emanuele Imprudente (L’Aquila Città Aperta) e Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila), chiede invece al Consiglio comunale “di esprimere ferma contrarietà rispetto a qualsiasi ipotesi di taglio della sede della Corte d’Appello dell’Aquila” e di invitare il Governo, “prima di colpire i cittadini, ad una serie opera di tagli delle indennità dei parlamentari e degli sprechi di denaro pubblico”, chiedendo inoltre al sindaco di rappresentare tale istanza al Premier, al Ministro della Giustizia, ai parlamentari abruzzesi e alle istituzioni interessate, affinché siano intraprese iniziative condivise.


25 Agosto 2014

Categoria : Cronaca
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