NESSUN RISCHIO PER LA CORTE D’APPELLO
L’Aquila – (di Massimo Cialente, sindaco) – Mentre condivido la proposta del capogruppo PD in Consiglio comunale Maurizio Capri di affrontare anche a livello regionale la discussione sulla riorganizzazione dell’assetto giudiziario italiano, trovo assolutamente fuori posto e della serie “voglio far sapere che esisto”, gli interventi di giovani leoncini del centro destra Liris e Piccinini, sulla vicenda di una paventata soppressione della Corte d’Appello d’Abruzzo.
Prima di parlare, infatti, si deve cercare di informarsi. Basta andare sul sito del Ministero della Giustizia dove, nell’affrontare il riassetto dei 26 distretti di Corte d’Appello, all’undicesimo dei 12 punti, non si parla assolutamente di soppressione di distretti con un sufficiente numero di abitanti e tanto meno ricadenti in importanti capoluoghi di Regione.
In questa fase, finalmente, l’Italia si avvia ad una riforma della Giustizia, una delle cause più gravi di non competitività del Paese, per il recupero di efficacia ed efficienza.
In questa ottica si inserisce anche la riorganizzazione dei 26 distretti di Corte d’Appello.
Personalmente, ritengo che le forze democratiche che hanno veramente a cuore le sorti del Paese, dovranno assolutamente appoggiare il disegno del Governo. Per quanto riguarda i distretti di Corte d’Appello, il 29 agosto, il Governo presenterà un progetto che affiderà come riflessione al Parlamento.
Per tutte le informazioni da me raccolte, a mio parere, la Corte d’Appello dell’Aquila non corre alcun rischio.
Al contrario, ritengo, che forte della sua storia di Foro di grande tradizione e qualità, e a fronte del suo ruolo baricentrico di centro d’Italia, nonché il complesso e la qualità dei nostri uffici giudiziari, sui quali stiamo intervenendo con importanti investimenti andando a realizzare una vera e propria cittadella della Giustizia, in questa riorganizzazione, comprensiva della Giustizia e del suo assetto territoriale, la Città dell’Aquila saprà proporsi anche come riferimento per più ampie funzioni e riferimenti territoriali.
Tra l’altro, questo Governo, pur in presenza di terribili difficoltà economiche, è il primo che, dopo la tragedia dell’Aprile 2009, rivolge una fattiva attenzione al destino della Città e della sua ricostruzione soprattutto economica e sociale, ed è quindi neanche stato mai lontanamente neanche sfiorato dall’idea di cancellare la nostra Corte d’Appello.
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