Italia ridicola: alt a staminali per Noemi
L’Aquila – “Il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia Belleri ha telefonato personalmente al papà di Noemi, la bambina di Guardiagrele in attesa di infusioni staminali – per avvisare che non sarà fatta l’infusione perché i Nas di Torino hanno sequestrato le cellule staminali”. Lo ha riferito ad alcuni giornalisti Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation.
“Sono inorridito, in sostanza sono riusciti e impedirle di curarsi” ha detto disperato il padre di Noemi, questa mattina.
In pratica, siamo al ridicolo totale: una sentenza di tribunale non può essere eseguita, perchè potrebbe essere… reato farlo!
Comunque, commenti e persone trasecolate a parte, le infusioni sono bloccate. Potrebbe infatti essere ritenuto illegittimo ottemperare alle sentenze dei tribunali.
Siamo, infatti, all’assurdo più incredibile.
L’uso delle staminali su Noemi è stato ordinato con una sentenza del tribunale dell’Aquila. Un tribunale che ordina di commettere reati? Il sequestro preventivo di apparecchiature e cellule staminali è stato disposto dal Tribunale di Torino su richiesta del pm Raffaele Guariniello e, secondo quanto si è appreso, è stato disposto per impedire la prosecuzione di “attività delittuose”. Il provvedimento, di 80 pagine, è del gip Francesca Christillin e affida al direttore della struttura sanitaria la custodia delle cellule e delle attrezzature.
(Ndr) - Se c’era un fondo nell’abisso delle regole confuse e incerte, e delle contraddizioni derivanti dall’assenza di decisioni consapevoli, giuste e appropriate, la vicenda di Noemi lo ha persino superato. Siamo all’assurdo e come sempre appariamo semplicemente ridicoli agli occhi del resto dell’Europa.
Intanto il governo e la politica sono in ferie, senza rendersi conto che una situazione del genere si chiarisce una volta per tutte solo con regole e norme serie, chiare, semplici e autorevoli. Che richiedono, però, coraggio e determinazione, verifiche scientifiche veloci e sicure. Insomma, richiedono un’Italia che non esiste e precipita ogni giorno di più verso il peggio.
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