Taccuino: Chroma key, Ardingo, Battiato, Ianieri
PESCARA – La microrassegna alla Microgalleria di Pescara “Viaggio nel microcosmo femminile”, iniziata lo scorso 29 novembre con “Bentō” di Monica Maggi, continua domenica 13 dicembre con “Chroma Key” di Paola Di Giuseppe. Le mostre lampo si svolgono sempre con orario dalle 19 alle 22. Nella galleria di Marco Mazzei e Massimo Maresca la Microrassegna continua con le magliette di Paola Di Giuseppe domenica 13 dicembre: in “Chroma Key” attraverso i nomi di donne uccise dalla violenza, stampati su delicate maglie colorate, viene trattato il tema della violenza sulle donne, purtroppo sempre attuale e macroscopicamente in crescita. «Ritengo l’arte e la scienza linguaggi capaci di attraversare la vita dell’uomo – spiega l’artista – per dare voce alle emozioni e senso alla realtà. Si continua venerdì 18 dicembre con la mostra lampo “Senza titolo” di Learda Ferretti, e domenica 20 con “Mirodeliri” di Silvia Settepanella.
ARDINGO – L’imprenditore aquilano Luciano Ardingo, presidente del gruppo Spee, leader nell’innovazione e nei sistemi di sicurezza, ha ricevuto dall’onorevole Alfredo Mantovano, il premio “Aquila reale”, in occasione del convegno “Costruire e innovare per un nuovo modello di sviluppo”, che si è svolto nell’auditorium della caserma della Guardia di Finanza, a Coppito.
Il premio “Aquila reale” è un prestigioso riconoscimento, che viene conferito a coloro che , con l’impegno e l’operare quotidiano, costituiscono un modello comportamentale e imprenditoriale di sicuro riferimento per lo sviluppo del territorio.
Riconoscimento che si aggiunge all’onorificenza di Commendatore dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana, conferita il 2 giugno 2009 dal Presidente della Repubblica, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La medaglia dell’Ordine del Merito consiste in un nastro verde e rosso, (i colori dell’Ordine), impreziosita da una croce.
Ardingo ha dalla sua altri due premi: Zirè D’Oro, nel 2008, quale “Imprenditore dell’anno” e Last but not least, L’Aquila d’oro, distintivo simbolo del Cai, ricevuto in occasione del raggiungimento dei 25 anni di iscrizione, a testimonianza di un consolidato attaccamento alla montagna e alla sue discipline umane e alpinistiche. Ardingo, è a capo di un sodalizio composta da cinque imprese leader nella gestione e supervisione degli apparati di sicurezza.
BATTIATO – “Ma i rettori sono magnifici anche nella realtà?”, ha chiesto Franco Battiato , sorridente, agli studenti, nell’incontro di ieri. Travolto dagli applausi, il Maestro ha dato vita ad un incontro – dibattito sincero, in cui è emerso il tema problematico del rischio della perdita di identità della città dell’Aquila: bisogna cercare i significati essenziali della vita, questa può essere un valore importante solo se si fa ricerca su di essa. Secondo l’artista, anche di fronte ad una disgrazia come quella aquilana, è necessario individuare una fonte vitale per lo spirito, e ciò è possibile: “La vita è instabile perché soggetta a molte spinte di cambiamento, eppure anche gli alberi crescono e vivono per via di molteplici forze in campo”.
INAIERI – L’editore Ianieri di Pescara presenta il volume di lettere del Poeta ad Antonino Liberi.
Del Vate oggi molto si sa, molto resta ancora da conoscere: soprattutto per quanto riguarda i complessi, profondi rapporti con la famiglia d’origine. E’ la tesi di fondo del corposo volume di Franco Di Tizio D’Annunzio e Antonino Liberi – Carteggio 1879-1933 edito da Ianieri, che sarà presentato venerdì 11 dicembre alle 18 presso la Sala Tinozzi della Provincia di Pescara.
Una tesi alimentata dal copioso carteggio che il poeta intrattenne dal 1879 al 1933 con Antonino Liberi, marito della sorella Ernestina d’Annunzio e padre della nipote prediletta Nadina.
Lettere che Franco Di Tizio analizza e commenta con la puntigliosità e la cura tipiche dello studioso, raggruppandole in otto capitoli ordinati cronologicamente. Si delinea così un’interessante corrispondenza, che documenta la trasformazione e la maturazione nel tempo di un rapporto: dapprima soltanto amicale (Liberi e d’Annunzio si conobbero infatti da adolescenti), poi parentale e sempre più stretto, fatto di affetto e stima reciproca: mentre infatti d’Annunzio conquistava glorie letterarie e politiche, l’ingegnere diventava artefice del rinnovamento urbanistico di molte città d’Abruzzo, in particolare della Pescara primo novecentesca, progettandone monumenti-simbolo, palazzi pubblici e privati.
Un rapporto fatto di convergenza e dissonanza, segnato dal sostegno del cognato su scomode materie pratiche delegategli dal Poeta (la salute della madre Luisa, la sua difficile situazione economica dovuta ai debiti lasciati dal padre) fino ai dissapori dell’ultimo periodo, riguardanti i lavori di ristrutturazione della casa natale di Corso Manthonè. Ne deriva un excursus letterario ma soprattutto umano, che spesso illumina risvolti poco conosciuti della biografia dannunziana.
Completano il volume un ricchissimo apparato iconografico, fornito da Walter Travaglini, ed un’esaustiva bibliografia.
A salutare i presenti, il Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, l’Assessore provinciale alla Cultura Fabrizio Rapposelli e il Presidente del Consiglio Comunale Licio di Biase.
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