Le sanguisughe
Che il governo (?) italiano abbia altro cui pensare è fuor di dubbio, tra la demolizione della costituzione affidata a statisti di chiara fama e le battutine su twitter di Renzi, ultimamente in preda alla mania del viaggio che già aveva colpito Letta (forse perchè ambedue convinti che viaggiando molto aumenta il prestigio all’estero).
Che anche gli italiani non abbiano tempo e voglia di notizie, saturati da quelle sulle battute di pessimo gusto di Tavecchio o sulle modalità di esposizione (ahinoi) ai raggi solari di qualche personaggio politico, posso anche capirlo.
Ed allora tanto per tener sveglia la memoria ho pensato di ricordare, con dati che risalgono all’inizio dell’ anno, quindi sicuramente peggiorati a tutt’oggi, perchè quando facciamo il pieno (si fa per dire…) all’auto, sembriamo assaliti da una squadra di sanguisughe, che oltretutto una volta, servivano per curare la gente e non per ridurla in miseria.
E così possiamo ricordare sia l’esistenza del termine “accise” sia episodi che risalgono quasi alla preistoria, se non la nostra quella della benzina che pare sia stata “scoperta” come potenziale carburante per autotrazione da Herr Daimler e da Herr Benz, tedeschi ovviamente, all’incirca nel 1885, con studi portati avanti separatamente visto che non avevano il piacere di conoscersi tra loro.
E così arriviamo al 1935, con 1,90 lire (0,00103 euro) per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935-1936, al contributo per la crisi di Suez del 1956 con 14 lire (0,00723 euro) e alle 10 lire (0,00516 euro) per il disastro del Vajont del 1963. Poi Firenze, 1966 con l’alluvione e sempre con 10 lire (0,00516 euro) per il terremoto del Belice del 1968. Ma i terremoti continuano e pure le accise aumentano e si passa alle 99 lire (0,0511 euro) per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976 scendendo (incredibile) a 75 lire (0,0387 euro) per il terremoto dell’Irpinia del 1980.
Siccome è passato un sacco di tempo tocca ritrovare la scusa delle guerre ed ecco le 205 lire (0,106 euro) per il la guerra del Libano del 1983 o le 22 lire (0,0114 euro) per la missione in Bosnia del 1996.
Ogni tanto però anche qualche esigenza di carattere più propriamente sociale e allora che c’è di meglio di un piccolo obolo di 0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 o di 0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005.
C’è anche L’Aquila purtroppo nell’elenco con 0,0051 euro per i motivi che ben conosciamo.
E c’è anche qualcosa di veramente comico come il contributo da 0,0071 a 0,0055 euro per il “finanziamento alla cultura” nel 2011, sul quale verrebbe da chiedersi se non sia servito in realtà per finire di distruggerla, povera cultura.
Segue l’emergenza profughi dalla Libia, che come tutte le emergenze italiane ha la particolarità di essere reiterata e prolungata oltre ogni immaginazione, tant’è che prosegue anche se da altri “inferni” come punto di partenza.
Come reiterate sono le emergenze per le alluvioni, questa volta in Toscana e Liguria ma presenti in Italia da sempre e con le cause che le determinano mai affrontate in modo da evitarne le conseguenze tragiche.
Scegliete l’aggettivo per l’accisa di 0,082 euro, per il decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011, anche se a giudicare dai fatti sarebbe stato meglio chiamarla “accisa tappo, o zeppa”. E chiudiamo, per ora, con 0,02 euro per il terremoto dell’Emilia del 2012.
Ovviamente siccome siamo in Italia e “fregare” il prossimo è lo sport preferito di chi dovrebbe invece governarlo correttamente, c’è anche in più l’IVA, la tassa sulla tassa, ” il cotto sull’acqua bollente”. Se non erro, tanto per non scontentare nessuno anche le Regioni possono applicare autonomamente l’accisa a loro gusto, e così oltre allo Stato anche loro possono contribuire ad alleggerire le nostre tasche. Del resto come li pagherebbero i vitalizi ai condannati per mafia o cene e cotillon per addetti ai lavorio ed “assistenti” agli addetti medesimi?
A proposito, caso mai a qualcuno venisse il dubbio che tutti i governi che si sono succeduti da una vita si siano comportati correttamente (parlo anche dei nostri giorni) vorrei ricordare che l’accisa dovrebbe essere una tassa di scopo, quindi finalizzata ad un determinato intervento….e infatti paghiamo ancora per le guerre dei tempi del “duce”………..
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