Misure preventive antiterrorismo
(Foto: un soldato peshmerga di guardia) – Dopo la decisione delle commissioni parlamentari di inviare armi nell’area sotto controllo curdo in Irak, e a due giorni dalla circolare inoltrata dal dipartimento di pubblica sicurezza a prefetti e questori, in tutta Italia sono state ulteriormente rafforzate, in chiave preventiva, le misure di sicurezza su sedi istituzionali, ambasciate e consolate dei Paesi piu’ teoricamente esposti a rischio, luoghi di culto, aeroporti, porti, stazioni e luoghi in genere molto frequentati dal pubblico. Alcuni di tali possibili obiettivi sensibili si trovano anche in Abruzzo, sia nelle aree interne che lungo la costa.
In realta’, l’intelligence monitora da tempo e con estrema attenzione quella che al momento viene considerata la minaccia principale, quella rappresentata dai cosiddetti “foreign fighters”, i volontari europei andati a combattere nei teatri della jihad (in questi giorni sui giornali
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