Finisce in… secca l’estate da dimenticare
Martinsicuro – MANCA L’ACQUA IN QUASI TUTTI I CENTRI COSTIERI DEL TERAMANO NORD – Carenze idriche nella costa teramana? Non è certo una novità : la senatrice Enza Blundo (foto) e il M5S se ne occuparono un anno fa, come testimoniano le cronache dell’epoca. Ma senza ottenere assolutamente nulla- Lo prova la situazione che da giorni è tornata a devastare ogni residuo di aspirazione turistica.
Ad una stagione nera, con tanta pioggia e pochissimi turisti, ma anche pochissime presenze di proprietari di case al mare sulla costa teramana, doveva aggiungersi il peggio, che pare una beffa dopo tante precipitazioni: rubinetti a secco da giorni, naturalmente a Ferragosto. Il peggio, si sa, prima o poi arriva sempre e così è stato.
Oggi migliaia di soggiornanti se ne sono già andati, o ci accingono a farlo entro questa sera. L’acqua domestica manca su tutta la costa nord, da Martinsicuro ad Alba, Tortoreto, zone interne e alcune periferie di Giulianova. L’erogazione non era certo abbondante già dai primi del mese di agosto. L’affluenza per Ferragosto (in sostanza, soltanto nei giorni 14 e 15) ha aggravato la situazione, e dall’acquedotto del Ruzzo neppure una parola, un comunicato, una spiegazione, o meglio un impegno per il ripristino della normalità in cui, ormai, in pochi sperano. Stando a ciò che si dice, tutto dipenderebbe da condutture inadeguate e insufficienti. Non da una siccità improvvisa, del resto impossibile dopo un luglio di piogge ininterrotte.
Ma se le tubature sono insufficienti, non è certo un’emergenza o una sorpresa la carenza idrica… L’Abruzzo non finirà mai di stupire, sotto il profilo turistico e dei servizi indispensabili.
Se l’acqua tornerà a sgorgare dai rubinetti almeno in quantità minima, si dovrà soltanto alla partenza anticipata dei turisti e dei soggiornanti che, pur risiedendo altrove, hanno casa sulla riviera. Ma per farci cosa, se manca l’acqua?
Le dichiarazioni di attenzione e di impegno da parte di sindaci, autorità varie, rappresentanti di categorie delle ricettività si sprecano, ma non è accaduto proprio nulla: ancora questa mattina l’acqua è mancata ovunque, persino nei campeggi, dove pure è assolutamente indispensabile, nei ristoranti negli alberghi che finalmente avevano qualche ospite di più rispetto alla desolata minima percentuale tipica di un’estate disastrosa. Ora si parla di esposti, di denunce, di persone che si organizzano per una class action (vertenza collettiva) nei confronti dei gestori dell’acqua. Comunque, sarebbe tardi per rimediare ai danni dell’estate del 2014.
Da dimenticare anche sotto il profilo idrico, perché mancano persino le autocisterne abilitate ad una eventuale distribuzione quartiere per quartiere. Da dimenticare fin dall’inizio, visti i divieti di balneazione, la revoca delle bandiere blu, i disservizi (semafori spenti per mesi e luci guaste per tempi ancora più lunghi a Martinsicuro), i prezzi certo non invitanti in molti ristoranti, l’assurdo rifiuto dei menu agli avventori, oppure l’incredibile avventura di un cliente in un locale che offriva prezzi fissi e scontati. “Ma a te niente – sarebbe stato detto all’uomo – perché tu sei residente qui…”.
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