Trabocco e acacia, grazie no…
San Vito Chietino – IL SINDACO, CHIEDE LA GENTE, DICA SOLO QUANDO LA MACCHINA DA PESCA SARA’ RICOSTRUITA- “Apprezziamo gli sforzi del Comune di Lanciano per l’aiuto che dice essere pronto a dare alla nostra causa per la ricostruzione del Trabocco del Turchino, ma lo strumento del sostegno offerto non sembra essere quello utile”. Il Sindaco Rocco Catenaro, dopo aver letto dalla stampa alcune dichiarazioni di amministratori del Comune di Lanciano che avrebbero disposto, sul loro suolo comunale, il taglio di alcune piante di acacia “infestate e rischiose per l’incolumità pubblica”, pronte per essere destinate alla ricostruzione del Trabocco caro a Gabriele D’Annunzio, fa delle opportune precisazioni: “Come tutti sanno, il nostro Comune ha affidato i lavori di ricostruzione del Trabocco del Turchino ad una impresa che vanta una grande esperienza nel settore delle macchine da pesca in mare – sottolinea Rocco Catenaro – e siamo grati ad alcuni sponsor del sostegno economico offerto per poter procede a questo delicato intervento.
La nostra amministrazione comunale ha già individuato, in realtà, in maniera autonoma le aree ove reperire le piante di acacia per il rifacimento del trabocco Turchino che, seppur evoca sentimenti comuni a tutti gli abruzzesi e non solo, rimane un simbolo di San Vito e dei Sanvitesi ed è, quindi, nostra esclusiva responsabilità restituirlo alla collettività. Se davvero il Comune di Lanciano avesse voluto esserci di aiuto – conclude Catenaro – avrebbe potuto concordare con la nostra amministrazione comunale i termini di un possibile sostegno, al posto di pubblicizzarli in maniera unilaterale sugli organi di comunicazione”.
(Ndr) - Siccome non si tratta di ricostruire un grattacielo di 30 piani (benché a Toronto in Canada impieghino solo tre mesi…), ma semplicemente un trabocco che i marinai edificavano con le loro mani, il sindaco dovrebbe – invece di parlare e di ringraziare – dirci quando cominceranno e quanto dureranno i lavori. E se ci sono davvero i soldi. Tutto qua. Potremmo chiedergli per ignavia di chi, e perché, sia stato lasciato crollare il trabocco dannunziano. Ma non vorremmo mettere in imbarazzo lui e tutti i politici della costa…
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