Grano solina? I cinghiali se la ridono…


Ofena – (Foto Rossi: un cinghiale che… si diverte e sorride sentendo parlare di solina, il manifesto del convegno e un campo di mais devastato dai cinghiali in Valle del Tirino) - Dino Rossi (Cospa Abruzzo) è uno che protesta, sempre e comunque, ma sa anche sorridere qualche volta. Ecco cosa ci scrive: “Convegno a Capestrano sulla solina, una specie particolare di grano che io coltivo da anni e tra i primi in Abruzzo per non lasciarla estinguere, a tutela della celiachia… del cinghiale abruzzese. Un Convegno a Capestrano di tutto rispetto, dove hanno partecipato oncologi di grido e non solo, ma anche imprenditori agricoli d’occasione, improntato sulle caratteristiche della solina.
Un’antica varietà di grano tenero, povero di glutine a tutela della celiachia del cinghiale abruzzese, anzi dei cinghiali che di giorno dormono nel territorio del Parco Gran Sasso Monti della Laga e di notte divorano i campi limitrofi. Un evento che si ripete da anni, ora più accentuato, poiché il parco Gran Sasso Monti della Laga ha autorizzato ad innalzare recinzioni, le quali hanno spinto i cinghiali a valle più affamati di prima.
Nulla da dire per i professori laureati in medicina che sono intervenuti al convegno, chiamati a esporre sulle proprietà benefiche di questo miracoloso grano tenero, convinti di tutelare la salute pubblica, ma in realtà, chi ne benefica sono gli animali selvatici. Sono rimasti sorpresi anche i cinghiali, come da foto allegata, si nota l’interesse di questi animali tanto da fermarsi e rimanere seduti ad ascoltare i luminari del momento, ma soprattutto come sono spesi i soldi del GAL destinati agli agricoltori i soldi.
Non potete immaginare le risate dei cinghiali quando hanno capito, grazie al convegno, di come il mondo umano tutela il loro cibo. Ahhahahah! Ci facciamo prendere in giro anche dagli animali! Davvero strano, si punta alla sponsorizzazione di un prodotto che gli animali distruggono indisturbati, se non fosse per qualche bracconiere di turno o qualche agricoltore incazzato. Politici in pompa magna, che si atteggiano con i soldi nostri, facendo finta di darci una mano. La cosa non riguarda solo i nostri polittici locali camuffati da imprenditori agricoli, per non parlare di quelli a livello nazionale, anche loro tengono particolarmente alla salute del cinghiale, perché si oppongono a spada tratta alle sementi transgeniche, senza fare nulla per la tutela dei nostri raccolti. Una politica ignorante che mangia e si diverte con i soldi pubblici a scapito di chi non ce la fa a portare avanti le loro aziende per i danni che questi animali fanno alle aziende agricole.
Parlano anche della tutela dei prodotti tipici: ma lo sanno che dietro ogni prodotto tipico c’è una azienda agricola sofferente? E mentre la politica clientelare organizza convegni inutili, gli agricoltori ricadenti nelle zone limitrofe ai parchi sono ormai disperati, non sanno cosa devono seminare nei loro campi. Come potete vedere dalla foto le colture in atto sono divorate dai cinghiali, appena il frutto è pronto per essere mangiato, molto prima della raccolta. La cosa strana è che la gente ancora pensa che questa politica ci possa tirare fuori dal pantano. Un pantano proprio creato da questa politica inetta. Là dove non arriva il cinghiale e la politica ignorante, ci pensa EQUITALIA… Ci vuole una rivoluzione!!”.


17 Agosto 2014

Categoria : Cronaca
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