Regione, accordo e tutti i vacanza
L’Aquila – TUTTI PIU’ O MENO CONVINTI DI AVER AVUTO RAGIONE, ORA SI VA IN FERIE – Cocomero (non frutta esotica, vasde retro spendaccionie..) per tutti a Ferragosto: l’aula consiliare è spenta e vuota, l’assemblea è andata in vacanza. Sventato il flebile rischio che si dovesse trascorrere le antiche ferie di Augusto all’Emiciclo.
Come avveniva nella notte dei tempi alle elezioni, quando tutti avevano vinto, oggi si sente dire dal centrodestra che in fondo si è fatto ciò che volevano loro, e dal M5S che sono stati contenuti i danni. Insomma, tutti più o meno vincitori.
COM’E’ ANDATA – Il Consiglio regionale, presieduto dal Presidente Giuseppe Di Pangrazio, in serata ha approvato la riforma della struttura amministrativa e dirigenziale della Giunta regionale. Il documento è stato stilato al termine di una lunga riunione tra maggioranza e opposizione, alla fine della quale è stato raggiunto un accordo sui punti in discussione.
Tra questi, l’introduzione al tetto del compenso del nuovo direttore generale, che non potrà superare il 20 per cento dello stipendio di un direttore regionale. Per quanto riguarda la figura dei commissari, invece, la definizione del loro ruolo è stata rinviata a un successivo provvedimento di legge. E’ stata infine concordata la riduzione del 30 per cento della spesa per il personale di staff ed è stata stralciata la cancellazione del contributo di 100mila euro alle Ater per la lotta all’occupazione abusiva degli alloggi.
Dopo l’approvazione della riforma della struttura amministrativa della Giunta regionale, la seduta è stata aggiornata a dopo la pausa estiva per la discussione del progetto di riforma dello Statuto. Prima della chiusura dei lavori sono state approvate due risoluzioni: una ulteriore (oltre a quella approvata in mattinata) per bloccare il progetto dell’elettrodotto Villanova-Gissi; una seconda, invece, impegna il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso a convocare, entro 60 giorni, un tavolo per individuare la procedura di alienazione più conveniente per la Regione per il complesso dell’ex Cofa.
IL M5S – «Dopo 12 ore di Consiglio, di cui oltre 4 passate a lottare in camera caritatis con maggioranza e centrodestra, siamo riusciti a contenere i danni. Sebbene soddisfi solo parzialmente quelle che erano le nostre richieste iniziali, il testo di legge di riforma istituzionale, grazie alla dura opposizione e anche alla minaccia di “ostruzionismo a oltranza”, è uscito dalla intensa discussione decisamente migliorato». Lo afferma il gruppo consiliare del M5S, in merito all’approvazione della riforma della Pubblica amministrazione regionale.
«Una legge partita come interamente discrezionale è diventata, grazie al nostro intervento, maggiormente ispirata a criteri di certezza e trasparenza. Abbiamo scongiurato il pericolo del commissariamento ad acta, discrezionale e completamente dipendente dalla volontà del Presidente, per sostituirlo con la possibilità di prevedere la figura di un commissario esclusivamente legata all’approvazione della “Legge Obiettivo” nei prossimi mesi, valutandone e discutendone, dunque, l’opportunità e necessità in Consiglio.
Abbiamo ottenuto il blocco del tetto di spesa, la riduzione degli emolumenti per i direttori, in particolare per il direttore generale, una riduzione complessiva della spesa del 40%. La dura opposizione in questo caldo ferragosto – hanno aggiunto i consiglieri regionali grillini – ha portato i suoi frutti, il M5S ha dato ancora una volta prova che cittadini semplici all’interno delle istituzioni, portano a casa risultati utili per l’intera collettività, risultati che i politici per professione, da soli, non saprebbero conseguire».
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