Regione: naturalmente, verso l’accordo


L’Aquila – Che il consiglio regionale trascorresse il Ferragosto a lavorare non ci aveva creduto nessuno. Gli scettici avevano ragione. In serata, prima delle 20, lavori ancora in corso ma si profila l’accordo sulla riforma, sul commissario realizzatore, sui dirigenti, sulle novità che per i dalfonsiani significano che le cose “non si dicono soltanto, ma si fanno”. Se fosse vero, l’Abruzzo sarebbe un’altra regione rispetto al passato, quando, per esempio, la Regione non ha saputo (o voluto) produrre neppure una legge sulla ricostruzione dell’Aquila e del cratere sminuzzato dal sisma. O rispetto ai tempi – tuttora in corso – delle mille cose, appunto, dette ma non fatte.

L’accordo, se ci sarà (e pare in vista), arriverà a spazzare via i 1300 emendamenti promessi dal M5S per allungare a dismisura i lavori, stancare tutti, indurre a maggiore morbidezza tutti. Era quella valanga di emendamenti che si temeva. Pare che non ci sarà. Ferragosto salvo, cocomero fresco garantito agli esausti. Comunque, si è lavorato anche il 14 agosto, mai accaduto prima. Il consiglio regionale era un palazzo noto per le sue pause lunghe, stiracchiate dal venerdì al martedì, per le sue ferie interminabili dai primi di agosto e metà settembre. Staremo a vedere.

FEBBO – “La maggioranza e’ stata bloccata dagli emendamenti presentati dal centrodestra e così, per far passare la legge per la riorganizzazione della struttura organizzativa regionale deve tornare sui suoi passi”. Questo è il commento del Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, sulla seduta odierna del Consiglio regionale, ancora in corso di svolgimento all’Emiciclo alle 20. “I punti salienti sui quali abbiamo avuto successo – sottolinea Febbo – riguardano in primis i dipendenti di categoria C per i quali non sara’ possibile passare alla categoria D dopo 10 anni di servizio, senza aver prima sostenuto un concorso pubblico.
Per quanto riguarda i dirigenti della Giunta si torna all’impostazione del centrodestra, che ne prevede 90 e non 120 come inizialmente era stato preannunciato. Intorno alla figura del Commissario – continua Febbo – c’e’ stato un acceso confronto, che ha visto tenere in debita considerazione le indicazioni arrivate dal Gruppo di Forza Italia. La figura sara’ scelta all’interno della Regione e per quanto riguarda compiti e funzioni il tutto sara’ demandato ad un’apposita ‘legge obiettivo’ di prossima emanazione. Sono stati fissati tetti di spesa sia per quanto riguarda il Direttore generale, sia per le Direzioni o Dipartimenti, passati da 14 a 7, mentre la spesa complessiva subira’ un taglio del 40 per cento.
Chiaramente – sottolinea il Consigliere regionale – il gruppo di Forza Italia e’ soddisfatto di quanto ha prodotto il lavoro in Consiglio regionale che se da un lato rappresenta un ritorno allo spirito iniziale della riforma dall’altro e’ la logica conseguenza di quanto abbiamo fatto quando eravamo al governo di questa Regione. Anche per quanto riguarda la variazione di Bilancio – rimarca Febbo – a parte una serie di chiarimenti, tutto resta com’era, cosi’ come stabilito dalla precedente amministrazione, restando invariati i fondi per la Cultura. Ripristinate anche le risorse destinate alle Ater per la lotta all’abusivismo, mentre per quanto riguarda il recupero dell’area ex Cofa il tutto sara’ demandato al riconoscimento degli strumenti urbanistici vigenti nel Comune di Pescara. Il Presidente della Giunta regionale si impegna entro 60 giorni alla pubblicazione di un bando pubblico per il rispetto degli accordi di programma precedentemente sottoscritti. Ci sembra di poter dire che senza l’apporto costruttivo del centrodestra nessuna vera riforma sarebbe stata approvata”.


14 Agosto 2014

Categoria : Politica
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