Stamina Noemi (2): carte a Procura Brescia


L’Aquila – (Foto: gli uffici giudiziari di Brescia) – Potrebbe evolversi anche sul piano penale la vicenda delle mancate infusioni di cellule staminali alla piccola Noemi. Il tribunale dell’Aquila, infatti, che stamani ha ribadito che gli Spedali di Brescia devono sottoporre alle cure del caso la bimba – il tutto sotto la supervisione della biologa Erica Molino – ha infatti deciso di mandare gli atti alla Procura bresciana “sul mancato adempimento” di quanto disposto dallo stesso tribunale, in particolare nell’ordinanza del 10 luglio scorso con la quale si stabiliva che Noemi dovesse iniziare le infusioni il 25 luglio.
I giudici aquilani hanno denunciato per la seconda volta – scrive l’AGI – le mancate cure a Noemi. Nel rigettare ogni istanza presentata dall’ospedale di Brescia, i magistrati sostengono che l’azienda ospedaliera ha “posto in essere comportamenti dilatori”. In ordine al ricorso presentato per avere chiarimenti in merito all’ordinanza del 10 luglio scorso con la quale si ordinavano le cure a Noemi a partire dal 25 luglio indicando la biologa dello staff di Stamina Erica Molino come commissario ad acta e quindi capo dell’equipe incaricata di operare, si legge: “Non puo’ non rilevarsi come le questioni sollevate appaiono pretestuose ed elusive rispetto al provvedimento emanato da questo giudice come gia’ avvenuto in precedenza e stigmatizzato nell’ordinanza del 10 luglio scorso”. I giudici (Giovanni Novelli, Roberto Ferrari e Giuseppe Grieco) sono stati perentori anche sulle liste di attesa che secondo quanto si e’ appreso vedevano la piccola Noemi al 168esimo posto. Il tribunale rileva, tra l’altro, “che come risulta dalla fotocopia prodotta in atti dal padre della piccola di Guardiagrele (Chieti), l’unica lista esistente e’ quella stilata dall’azienda sulla base dell’ordine cronologico dei provvedimenti giurisdizionali nella ritenuta pari urgenza e gravita’ che caratterizza i medesimi”. La lista di attesa, secondo i giudici aquilani, “appare predisposta solo ai fini organizzativi dell’Azienda, senza alcun riferimento alle condizioni di salute dei pazienti ed all’urgenza o meno di procedere al trattamento”.
I GENITORI DI NOEMI – “Siamo sereni, ora aspettiamo le l’infusioni e che la giustizia faccia il suo corso”. Da Andrea, il papa’ di Noemi, solo poche parole a commento dell’ordinanza del Tribunale dell’Aquila che ha nuovamente disposto che la piccina venga curata negli Spedali civili di Brescia. “Ora e’ meglio non parlare – aggiunge – preferiamo attendere. Questa e’ la quarta volta che i giudici ci danno ragione. Ma la vera vittoria – commenta infine papa’ Andrea – l’avremo solo quando Noemi sara’ sottoposta al metodo stamina”.


14 Agosto 2014

Categoria : Cronaca
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