Regione: modifiche statuto e bilancio – La politica abruzzese non si gode Ferragosto
L’Aquila – PUNTI DI VISTA DELLA POLITICA, INTERVENTI E SPIEGAZIONI – Arriveranno in aula nella seduta di giovedi’ 14 agosto, le modifiche allo Statuto della Regione licenziate questa mattina in Commissione. Si tratta della prima lettura, cui seguira’ nei prossimi mesi la seconda e definitiva approvazione. Una delle principali novita’ (approvata all’unanimita’) riguarda la composizione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, cosi’ da assicurare la rappresentativita’ nell’organismo a tutte le coalizioni collegate a candidati alla carica di Presidente della Giunta regionale.
D’ALESSANDRO – “Con questa modifica – spiega il Presidente della Commissione Statuto Camillo D’Alessandro – abbiamo mantenuto fede all’impegno assunto nel corso della seduta dell’insediamento. L’attuale composizione, infatti, si basava su un sistema bipartitico che oggi e’ stato superato nei fatti. Era giusto garantire a tutte le forze che siedono in Consiglio una presenza nell’Ufficio di Presidenza, cosi’ come avviene in Parlamento”.
Per il funzionamento dell’Ufficio di Presidenza sono state gia’ depositate delle modifiche al Regolamento, che disciplinano i singoli casi che potrebbero verificarsi, compresa la parita’ nelle procedure di votazione. Con la modifica dell’articolo 44 dello Statuto e l’introduzione dell’articolo 46 bis, e’ stata poi prevista l’istituzione della figura del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta. La sua nomina, che non comporta alcuna indennita’ aggiuntiva per l’esercizio delle funzioni, spetta al Presidente della Giunta che lo individua tra i Consiglieri regionali.
“Anche su questa modifica – continua D’Alessandro – c’e’ stata un’ampia convergenza, anche da parte del centrodestra. Ha votato contro solo il M5S, ma non per ragioni di merito, quanto piuttosto perche’ i Consiglieri avevano chiesto piu’ tempo per la discussione. D’altra parte si tratta di una figura necessaria, sia per il numero ridotto dei componenti della Giunta, sia per la mole di lavoro in capo al Presidente e legato alle deleghe rimaste di sua competenza”. L’ultima modifica riguarda la possibilita’ di convocare le sedute della Giunta regionale non solo all’Aquila o a Pescara. Per ragioni di particolare rilevanza e per argomenti specifici, infatti, potranno essere fissate anche in altri luoghi e aperte alla partecipazione dei portatori di interesse. E’ tuttavia possibile che il provvedimento sui sottosegretari non abbia vita facile e subisca impugnazioni: è accaduto in Calabria.
IL M5S – “Auspichiamo che tutte le forze sindacali, Cgil, Cisl, Uil, Direr, e tutti i soggetti portatori d’interesse, mettano in atto un’azione sinergica a tutela dei lavoratori pubblici dell’ente Regione e non solo di questi”. Lo afferma la capogruppo del M5S Sara Marcozzi, intervenendo sul progetto di legge di riforma e riorganizzazione delle strutture amministrative della Regione, che giovedi’ 14 sara’ in discussione in Consiglio regionale. “Abbiamo gia’ ampiamente denunciato il concreto rischio di deriva autoritaria che questa riforma apporterebbe alla ‘macchina regionale’ – aggiunge la Marcozzi – deriva pericolosa manifestataci anche dai dipendenti dell’ente stesso che, nei corridoi del palazzo, ci esprimono profonda preoccupazione, segnalandoci il mancato rispetto del diritto, in particolare del D.Lgs. 165/2001 che impone una serie di tutele per i lavoratori e, soprattutto, una diversificazione netta e precisa, prescrivendo una serie di pesi e contrappesi fra l’azione politica e quella amministrativa. Una separazione di poteri, nell’ottica della tutela del pubblico interesse. Lo stesso Decreto Legislativo prevede gia’ una serie di azioni straordinarie, quali la nomina di un commissario ad acta, che possa sopperire le mancanze di un dirigente che non adempia agli obiettivi allo stesso assegnati. Ma vi e’ di piu’ – continua la capogruppo – perche’ secondo molti giuslavoristi, nella riforma proposta dalla maggioranza di D’Alfonso sarebbero state attivate procedure che presenterebbero elevati profili d’illegittimita’ e incostituzionalita’, in quanto la proposta di legge di rinnovamento della macchina amministrativa sarebbe stata sapientemente trasformata da atto amministrativo-deliberativo, ad atto legislativo, anche al fine di scongiurare i possibili ricorsi da parte dei singoli lavoratori interessati. Per questo chiediamo l’intervento dei sindacati, per i quali sarebbe la giusta occasione di mostrarsi guardiani dei diritti dell’intera collettivita’ abruzzese, agendo al fine di preservare la nostra regione da una deriva totalitaria che questa proposta di legge potrebbe istituzionalizzare”.
FORZA ITALIA – “Come piu’ volte denunciato, questa Giunta regionale sta facendo solo chiacchiere e visto che si appresta a festeggiare i suoi primi 60 giorni di operato, in fretta e furia ha preparato un provvedimento discutibile sotto diversi punti di vista”. Lo sostengono in una nota congiunta i consiglieri regionali del Gruppo di Forza Italia. “Di fronte alle tante promesse a cui il centrosinistra deve dare ancora delle risposte – scrivono i rappresentanti dell’opposizione – si e’ pensato bene di ricorrere a una variazione di bilancio inserita all’interno della legge che doveva rappresentare la vera rivoluzione della struttura organizzativa regionale. Gia’ questo dice tutto sul modo di operare di questo governo regionale. Il Governo D’Alfonso ha deciso di sottrarre risorse importanti pari a 940mila euro alla ‘Tutela delle risorse idriche e dell’assetto idraulico e idrogeologico’ per assegnarle all’abbattimento dell’ex Cofa di Pescara, che secondo gli annunci del residente D’Alfonso sarebbe gia’ dovuto essere raso al suolo da ben 50 giorni. E’ doveroso precisare che il precedente Governo di centrodestra, per la difesa del suolo, aveva stanziato 2 milioni e 100mila euro che oggi si vogliono dimezzare in favore dell’ex Cofa e a scapito di altre piu’ stringenti priorita’ disseminate sul territorio. Non e’ questo pero’ l’unico ambito in cui vengono vanificati gli interventi operati dalla Giunta Chiodi. Basti pensare alla riforma della struttura organizzativa regionale: noi avevamo ridotto il numero dei dirigenti della Giunta a 78 unita’, con evidenti benefici dal punto di vista finanziario mentre oggi, con la Legge che si vorrebbe far passare per rivoluzionaria, si prevede di tornare a 120″. Forza Italia stigmatizza anche gli interventi nel settore della cultura. “Non si spiega il motivo – continua la nota – per il quale si e’ deciso di finanziare specificatamente le celebrazioni della Perdonanza Celestiniana, dimenticandosi pero’ di manifestazioni di altrettanta rilevanza, come il Mastrogiurato di Lanciano, la Giostra Cavalleresca di Sulmona o la Settimana Mozartiana di Chieti. Ci allarma soprattutto l’aver deciso di azzerare il finanziamento di 300mila euro ciascuno, inserito nel bilancio di previsione, destinato all’Istituzione Sinfonica Abruzzese, al Liceo Musicale Braga di Teramo, al Teatro Stabile d’Abruzzo e al Teatro Marrucino, ricorrendo alla giustificazione della disciplina comunitaria sugli aiuti di Stato.
La cosa pero’ che va posta in evidenza in questa variazione di bilancio e’ il suo reale obiettivo: cioe’ sottrarre al Consiglio regionale il controllo dei fondi regionali per la cultura a tutto vantaggio della Giunta. Non bisogna dimenticare che siamo in agosto e questi enti hanno gia’ assunto varie obbligazioni; se questa variazione dovesse passare, si tradurrebbe in un vero e proprio disastro per le Istituzioni culturali abruzzesi”. Il Gruppo di Forza Italia preannuncia battaglia nella seduta del Consiglio di giovedi’ prossimo per impedire che la variazione venga approvata in Aula. “Un’ultima riflessione sulle reazioni agli atti del Governo regionale – conclude la nota – cosi’ come per la legge n.5 non abbiamo assistito a nessuna reazione da parte delle organizzazioni sindacali, oggi rimaniamo ancor piu’ basiti di fronte al silenzio assordante delle associazioni culturali abruzzesi e soprattutto di quella sinistra radical-chic, che si e’ sempre dichiarata sostenitrice e unica paladina della Cultura (con la C maiuscola), chiaramente a chiacchiere ma non nei fatti”.
ANCORA D’ALESSANDRO – “Non abbiamo in alcun modo penalizzato la cultura, ne’ tantomeno sottratto fondi destinati alla difesa del suolo”. Il consigliere regionale del PD Camillo D’Alessandro, primo firmatario della variazione di bilancio che domani pomeriggio sara’ discussa in Prima Commissione, replica all’attacco del Gruppo Consiliare di Forza Italia. “Il centrodestra – sottolinea D’Alessandro – forse dovrebbe approfondire meglio la questione del sostegno alla cultura. Oggi, purtroppo, ci troviamo nella condizione di non poter erogare i fondi, gia’ iscritti in bilancio, destinati alle istituzioni culturali. E questo perche’ la Corte dei Conti ha imposto l’obbligatorieta’ della procedura che prevede la creazione di un fondo unico per la cultura, la pubblicazione di un bando e solo dopo lo stanziamento delle somme. Voglio comunque rassicurare gli operatori e le istituzioni culturali, perche’ faremo in modo che non si verifichino disagi, ma soprattutto nei bandi saranno tenute in debito conto le attivita’ gia’ avviate e gli impegni eventualmente gia’ assunti”. Per cio’ che riguarda i fondi per la demolizione dell’ex Cofa, e che per Forza Italia sarebbero stati sottratti alle risorse destinate alla difesa del suolo, D’Alessandro precisa che “non c’e’ stata alcuna riduzione di somme. Abbiamo agito – conclude – sul fronte delle entrate, destinando a quest’opera gli introiti, a esempio, di alcuni canoni incassati dalla Regione”.
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