La Forestale per la tutela dell’orso
Castel di Sangro – Continua senza sosta l’impegno del Corpo forestale dello Stato, per il tramite dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Castel di Sangro, per adottare – dice una nota – misure gestionali compatibili con la presenza dell’orso bruno marsicano nel parco e nella Zona di Protezione Esterna (ZPE). Si punta all’attuazione del progetto dell’Unione Europea denominato Life Arctos “Conservazione dell‘orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appenninico”.
Il CFS è stato impegnato attivamente, nei quattro anni di progetto Life Arctos, nella sviluppo di una azione che prevede, in particolare, la interdizione al traffico veicolare di una rete viaria di piste forestali e di strade sterrate nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e relativa Zona di protezione Esterna, di estrema rilevanza per la presenza dell’Orso bruno marsicano.
La mission specifica dell’Amministrazione è quella di apporre sbarre e tabelle segnaletiche, per regolamentare la fruizione di alcuni settori dell’area protetta maggiormente “vocati” e dunque potenzialmente critici per la presenza della specie. L’attività, come prevedibile, ha incontrato una serie di difficoltà legate a conflittualità con i contesti territoriali di riferimento e con i relativi portatori di interesse che sono state finora superate solo informando, sensibilizzando e trovando sinergie con le Amministrazioni comunali interessate.
Anche il Comune di Pescasseroli, al pari di altre Amministrazioni comunali del Parco, ha dato prova di una rinnovata sensibilità su possibili misure da adottare per tutelare questa specie di estrema rilevanza conservazionistica: è proprio di questi giorni, infatti, il posizionamento di due sbarre nel cuore del territorio comunale protetto e si prevede, a breve, la installazione di altre 14 tabelle segnaletiche per altrettante piste forestali.
Il messaggio che il Corpo Forestale dello Stato ha comunque inteso veicolare, al di là delle scelte e delle determinazioni dei singoli Comuni, è che l’Orso Marsicano, specie dichiaratamente in via di estinzione, rappresenta un prezioso patrimonio collettivo e come tale ha bisogno di attenzioni e misure concrete che ne possano garantire la sopravvivenza.
(Ndr) - E’ sempre molto apprezzabile l’impegno della forestale, meglio preparata e meglio attrezzata rispetto al passato, quini è giusto parlarne spesso, come facciamo. Se alla forestale fosse affidata la tutela più estesa e capillare del patrimonio biologico abruzzese, la sola giustificazione per l’esistenza di parchi costosi e non sempre efficientissimi, forse non dovremmo amaramente riflettere su un dato: gli orsi sono oggi meno numerosi rispetto a 40 anni fa. Ne vengono uccisi un gran numero, quindi nonostante enormi spese, un gran numero di persone impiegate, e carriere politiche ai vertici degli enti di protezione, di fatto gli orsi – e non solo loro – sono a rischio. Allora?
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