Gemelli Pertini, ecco perchè a L’Aquila
L’Aquila – Ostetricia, rispetto alla generalità degli ospedali italiani, registra 45 parti in più, da gennaio a oggi, rispetto allo stesso periodo del 2013. In autunno una novità: il parto in acqua. In via di esecuzione i lavori per la sistemazione dell’ambiente e per la collocazione della vasca.
Alla base della scelta – dice una nota della ASL – dei genitori, al centro del clamoroso scambio di embrioni all’ospedale Pertini di Roma, di far nascere i due gemelli a Ostetricia di L’Aquila, c’è un reparto d’eccellenza. La medesima espressione usata dai genitori dei due gemellini, verso i responsabili del reparto, per indicare un alto livello di qualità, fattore rivelatosi decisivo insieme alla vicinanza con Roma. I due bimbi sono stato assistititi al meglio dal reparto di Neonatologia, diretto dalla dr.ssa Sandra Di Fabio, foto, che registra, ogni anno, 104 parti pre-termine. La ‘forbice’, che indica il parto prematuro, oscilla tra la 23esima e la 37esima settimana e i due neonati, di cui si tanto parlato in Italia in questi giorni, rientravano agevolmente in questi parametri temporali. Neonatologia tratta bimbi con criticità medie o gravi che richiedono trattamenti molto specialistici, alta professionalità e dove è vietato sbagliare. Vite appena sbocciate che, per le loro precarie condizioni, viaggiano su un crinale molto a rischio. Neonatologia, negli ultimi anni, ha guadagnato costanti consensi, anche da altre Asl abruzzesi ma con arrivi anche dal Lazio, ( nell’ordine del 15-20% (mobilità attiva). I gemellini, nati all’Aquila domenica scorsa 3 agosto, pesavano quasi 2 chili la femminuccia e 2 chili e 400 il maschietto e sono venuti alla luce alle 8.58 di domenica 3 agosto. Parto cesareo eseguito al meglio dal medico di turno di Ostetricia e Ginecologia, diretta dal prof. Gaspare Carta. Un reparto, quello di Ostetricia, che quest’anno si è segnalato per un dato in assoluta controtendenza: un aumento delle nascite: 45 in più tra gennaio e oggi rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, quando le nascite, ne 12 mesi, furono 1.023. Un fatto rilevante e con pochi riscontri in Italia dove, prevale ampiamente un segno ‘meno’ tra i nascituri. Arriva il parto in acqua. Intanto, in autunno, arriverà un’altra novità: il parto in acqua, un’ulteriore opzione che alzerà ulteriormente la qualità del reparto. E’ in fase di ultimazione il locale dove verrà collocata la vasca per poter dare una possibilità in più alle future mamme che lo desiderano, una rarità nella nostra regione.
“L’ultimo tassello che manca al reparto, che attrae pazienti fuori Asl e regioni”, dichiara il prof. Carta, “è partoanalgesia, cioè la possibilità di offrire in un futuro ravvicinato, gratuitamente, il parto indolore. Con questa opzione in più, il mosaico sarebbe davvero completo e consolideremmo una posizione di rilievo che abbiamo conquistato, oltreché con la professionalità del personale, in virtù dell’affiatamento di tutti gli operatori di Ostetricia e Neonatologia, davvero un gioco di squadra e una spiccata unità d’intenti”.
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