Abruzzo “veloce”, D’Alfonso dice davvero?
L’Aquila – Scrive Roberto Santangelo (Fi) : “Sarà l’Abruzzo ‘veloce’ di D’Alfonso tra le prime regioni ad adeguarsi alle nuove disposizioni sui costi della politica”? Il 17 Luglio sono intervenuto a mezzo stampa per far presente come a distanza di 6 settimane dal suo insediamento il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, non avesse ancora dato un segnale concreto per l’attuazione di uno dei punti simbolici della sua campagna elettorale: l’adeguamento degli emolumenti dei consiglieri regionali, equiparandoli ai Sindaci di città Capoluogo. Si tratta di una posizione su cui si erano espressi favorevolmente anche autorevoli esponenti della sua maggioranza come Pierpaolo Pietrucci e Sandro Mariani.
La mia “nota”, pur avendo avuto grande risalto mediatica, non ha suscitato nessuna reazione politica né nel Centrosinistra abruzzese né tanto meno tra grillini eletti in regione che della battaglia dei “costi della politica” hanno fatto una delle loro bandiere. E al momento non è stata presentata nessuna concreta iniziativa in questa direzione.
In questo scenario irrompe oggi la scelta di inserire direttamente nella Costituzione il tetto delle retribuzioni per tutti i consiglieri regionali. Di fatto questo agevola l’azione del Presidente che sicuramente avrà trovato pesanti resistenze all’interno della sua coalizione, ma come sappiamo i tempi di una legge di revisione costituzionale sono estremamente lunghi come anche il successivo recepimento della norma a livello regionale. Quindi, Luciano D’Alfonso farebbe buona cosa, per essere coerente con quanto affermato in campagna elettorale, ad anticipare risolutamente questa decisione facendo si che l’Abruzzo, che sotto Gianni Chiodi è stata una regione di riferimento per quanto riguarda l’abbattimento dei costi della politica, possa continuare ad avere questo virtuoso primato adeguandosi prima di altri a questa importante decisione governativa. La credibilità degli amministratori si misura soprattutto nella capacità di trasformare le proprie promesse e i propri proclami elettorali in atti normativi . Speriamo che Luciano D’Alfonso decida di muoversi in questa direzione.
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