TAR, basta con guerre di campanile – “Dalla Chiavaroli idee tendenziose e stantie”
L’Aquila – (Foto: la senatrice Chiavaroli, che vuol togliere la sede del TAR a L’Aquila) – “Le dichiarazioni della senatrice Chiavaroli sulla soppressione della sede TAR a L’Aquila sono davvero sorprendenti e inaccettabili perché rischiano di provocare inutili e anacronistiche guerre di campanile”.
Lo dichiara la senatrice democratica Stefania Pezzopane.
“Proprio mentre stiamo elaborando un disegno di legge sulla ricostruzione dell’Aquila e dei comuni del cratere, che dovrebbe vedere uniti tutti i parlamentari abruzzesi, a sostegno del capoluogo e dei territori colpiti dal sisma, la senatrice Chiavaroli propone un’iniziativa che presuppone l’affossamento degli uffici principali, quelli che normalmente in tutte le altre regioni hanno sede nel capoluogo.
Così proprio da una rappresentante dell’intero Abruzzo rischia di partire una guerra di campanile.
Non sono certo favorevole alla soppressione del TAR di Pescara e anzi ho dato in ogni sede la disponibilità ad impegnarmi per salvaguardarla, tenendomi in contatto con diversi interlocutori istituzionali e sociali. Anche grazie all’azione congiunta di parlamentari e della Regione, si è ottenuta una proroga fino al 2015. Ma devo assolutamente esprimere il mio dissenso verso le tesi di chi propone o usa argomentazioni stantie per avvalorare la chiusura della sede aquilana a vantaggio di quella di Pescara.
Ritengo che l’ipotesi di sopprimere il TAR dell’Aquila sia grave e tendenziosa.
Ho sempre lavorato per salvaguardar tutti i presidi abruzzesi. Sono stata anche prima firmataria dell’emendamento approvato in Senato per la salvaguardia dei tribunali cosiddetti minori, nell’interesse delle collettività abruzzese. Trovo disdicevole che altri colleghi piuttosto che fare gioco di squadra per tutelare i presidi della regione, lavorino per spogliare L’Aquila, come fanno anche i deputati pentastellati che alla Camera hanno presentato una proposta di legge per indebolire il TAR dell’Aquila. La ricostruzione del capoluogo si fa anche rafforzando la vocazione istituzionale, non certo diminuendone la portata”.
(Ndr) - La calura ha forse indotto la senatrice adriatica a distrarsi e a scrivere cose che, francamente, lasciano stupefatti. Probabilmente quando rifletterà con più calma, capirà che non è bello per una parlamentare ritrovarsi nella pattuglia (esigua, a dire il vero) di coloro che punterebbero volentieri a togliere a L’Aquila anche quel poco che è rimasto in piedi, approfittando dell’occasione diciamo sismica. Ci ripensi, la senatrice Chiavaroli, e si accorgerà di averla fatta grossa. Il suo partito cosa ne pensa? Oppure finge di non accorgersi di quanto si va dicendo in suo nome? Magari è sempre in tempo per fare un passo indietro e sentirsi parlamentare “abruzzese”. Non scalatrice di campanili decisamente passati di moda anche presso i più retrivi.
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