Gli negano gli atti sulle presenze in ufficio: necessario l’intervento della polizia


Pescara – PROTAGONISTA DEL CONFRONTO CON I DIRIGENTI DELLA ASL IL CONSIGLIERE REGIONALE PETTINARI – La sanità abruzzese non è mai stata, e non è certo oggi, un esempio di trasparenza e di snella accessibilità agli atti che i cittadini hanno il diritto di visionare. Specie quando si tratta di cittadini eletti dal popolo. Al burocrate e ai suoi santi in paradiso non chiedere mai quanto lavora e quanto guadagna: si innervosisce.
E ancora di più quando si tratta di atti sulle presenze in ufficio, sugli orari di lavoro, sui meccanismi interni della burocrazia. Il pretesto è la tutela della privacy, ma il diniego può essere perseguibile, perchè viola lo statuto regionale. Oggi il caso è “scoppiato”.
Il Consigliere regionale del M5S, Domenico Pettinari, nel corso di una sua visita ispettiva alla ASL di Pescara, questa mattina, e’ stato costretto a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine a seguito dell’ennesimo diniego di accesso agli atti relativi alle presenze e gli orari di lavoro del personale in servizio presso l’ospedale.
Spiega il consigliere Pettinari: “Nel tentativo di tutelare e far rispettare il mio diritto in qualita’ di consigliere regionale di avere tutte le notizie ed informazioni e di ottenere visione e copia di tutti gli atti e documenti amministrativi della Regione e degli Enti ed Aziende dipendenti dalla Regione, come espressamente previsto dall’articolo 30 dello Statuto vigente, questa mattina mi sono recato presso gli Uffici Amministrativi della ASL di Pescara per incontrare il direttore Claudio D’Amario e alcuni dirigenti al fine di ottenere finalmente i dati sulle presenze del personale in servizio.
Malgrado avessi cercato di assicurarli sul rispetto del mio obbligo alla segretezza – osserva il consigliere – i toni aspri con i quali l’attuale dirigenza della ASL ha espresso il diniego assoluto di dare seguito alla mia richiesta, mi hanno costretto a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine”. “A seguito di numerose segnalazioni di disservizi e sospetti casi di assenteismo – prosegue Pettinari – gia’ venti giorni fa avevo avanzato una richiesta scritta alla ASL di Pescara per avere i dati sulle presenze, ma l’amministrazione, tramite lettera a firma della dirigente legale, ha rifiutato di fornirli anche in forma aggregata e anonima, accampando pretestuosi motivi di privacy”. “A seguito di questo grave episodio che lede palesemente i miei diritti in qualita’ di consigliere regionale – conclude Domenico Pettinari – presentero’ un’interrogazione al presidente della Regione D’Alfonso, che pur dice pubblicamente di volersi impegnare per una Regione facile veloce e trasparente soprattutto nel settore della sanita’, e che il presidente della Commissione Sanita’ del Consiglio regionale convochi al piu’ presto il direttore della ASL di Pescara, Claudio D’Amario, per dare spiegazioni del suo deplorevole comportamento”.
(Ndr) - Un cittadino anziano raccontava sempre a tutti di quando irrompeva negli uffici a L’Aquila, esigendo notizie sulle pratiche che lo riguardavano (sempre ferme da mesi e inconoscibili), e impugnava un telefonino spiegando: “O mi fate vedere le carte e mi dite quanto risolverete in mio problema, o chiamo i carabinieri”. Il dito era “puntato” sul 113. Quasi sempre, i problemi si risolvevano e gli impiegati “fuori stanza” ricomparivano come d’incanto. Evidentemente, potrebbe ancora essere un metodo conveniente…


08 Agosto 2014

Categoria : Cronaca
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